Sanità

Nuoro, l’Ematologia perde medici: sos del sindaco alla Regione

di Simonetta Selloni
Nuoro, l’Ematologia perde medici: sos del sindaco alla Regione

Ambulatorio chiuso, nubi sul futuro di un reparto d’eccellenza

24 maggio 2023
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Nuoro L’ambulatorio dell’Ematologia delll’ospedale San Francesco è chiuso da una ventina di giorni, perché dei sette medici in servizio, compreso il primario Angelo Palmas, uno è attualmente in malattia. I conti si fanno in fretta, in sei non è possibile coprire tutti i turni tra reparto, day hospitale e ambulatorio. Ma che la situazione dell’Ematologia, fiore all’occhiello della sanità nuorese e isolana e una delle tre presenti in Sardegna (le altre sono all’Oncologico a Cagliari e a Sassari) sia ingravescente, è notorio anche alla luce della richiesta di trasferimento di uno dei medici. L’ha presentata attraverso l’istituto del comando, sul quale dovrà dare il nulla osta la direzione generale dell’Asl. Di fronte alla possibilità che il reparto di Ematologia possa subire uno stop, interviene ora il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, con una nota inviata al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Carlo Doria. Soddu prende spunto proprio dalla chiusura dell’ambulatorio di Ematolgia e di quello che definisce “imminente ridimensionamento del reparto”, e anche dalla presa d’atto che il Centro trasfusionale del San Francesco opera con due soli medici, ma allarga il discorso, lanciando un appello, perché si trovi «una soluzione alla crisi del sistema sanitario a Nuoro e nel centro Sardegna».

«Abbiamo protestato, manifestato in piazza, svolto consigli comunali, partecipato e votato nelle conferenze socio sanitarie, compiuto audizioni presso la commissione Sanità del consiglio regionale, interloquito con vari assessori, direttori generali, commissari. Ma nonostante le numerose interlocuzioni e rassicurazioni da parte di tutti, dobbiamo ancora constatare che poco o nulla è cambiato, tanto che ormai appare quasi che si stia sviluppando una sorta di acquiescenza o accettazione passiva della progressiva diminuzione e smantellamento dei servizi sanitari nel Nuorese e nel Centro Sardegna», dice il sindaco. Soddu ribadisce un punto nodale della questione: «lo stesso ospedale di Nuoro sarebbe di fatto messo in discussione nella sua esistenza». E ricorda l’esposto firmato, ormai un anno fa, da 110 medici del San Francesco, e presentato alla Procura della Repubblica. C’è da chiedersi che fine abbia fatto, questa denuncia di cui non si è saputo più nulla. La preoccupazione manifestata dai medici, dice ancora Soddu, «deve essere presa in mano con determinazione, forza e capacità risolutiva dalla Regione dalla quale ci attendiamo un rapido e risolutivo cambiamento di rotta».

Bisogna con franchezza ammettere che finora il “cambiamento di rotta” non ha sfiorato il Nuorese. Sull’Ematologia serve qualche precisazione. Attualmente vengono seguiti circa mille pazienti, e 14 sono ricoverati, gran parte dei quali viene da altre province. Tra i ricoverati ci sono pazienti trapianti e con gravi neoplasie ematologiche. Si tratta di malati che vengono sottoposti a terapie che necessitano ricoveri, anche a lungo termine, con un costante controllo da parte del personale medico. Pensare, in prospettiva, che di punto in bianco vengano destinati alle altre Ematologie di Sassari o Cagliari fa paura, proprio per la specificità di queste patologie e per la storia clinica dei pazienti, legata al reparto di Nuoro. Senza considerare che Sassari e Cagliari si troverebbero nella difficoltà di trovare loro un posto. Sulla possibilità che in capo a qualche mese il reparto si trovi nelle condizioni di chiudere, il direttore generale della Asl Paolo Cannas ritiene che la questione verrebbe risolta se si applicassero «i contingenti minimi proporzionali», ossia assegnando a Nuoro il personale in modo coerente con le esigenze. A giudicare dalle carenze di personale, è evidente che ci sia uno squilibrio che penalizza Nuoro.

Ma cosa fa il management dell’Asl di Nuoro per contrastare questo sistema? «Noi stiamo avviando gli incontri dipartimentali, le assegnazioni di personale non dipendono da noi – risponde Cannas – . Inviamo le richieste del fabbisogno. Ma non posso dire a un reparto che deve rimanere in piedi se non può; nè è un qualcosa che devono accollarsi come responsabilità morale i medici o io. Troveremo soluzioni per tutti, e non serve alimentare allarmismi». Se Nuoro presenta la lista del fabbisogno alla Regione, che dovrebbe dare le risposte, delle due una: o l’esposizione non risulta chiara oppure non viene tenuta in considerazione. L’appello a Solinas e a Doria del sindaco Soddu arriva dopo i tanti annunci da parte della Regione sulle coperture degli organici, sulle visite nel territorio dell’assessore regionale alla Sanità, e sul rilancio della medicina territoriale. Resta il nodo San Francesco, resta da capire chi abbia il potere di non vanificare un patrimonio di competenze andato consolidandosi nei decenni, come nel caso dell’Ematologia.

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