Tortolì, stato di calamità naturale per l’incendio
Lo ha deciso la giunta per il rogo del 2 novembre a Monte Attu
Tortolì Su proposta dell’assessore all’Urbanistica, edilizia privata e protezione civile, Fausto Mascia (Udc), la giunta comunale ha deliberato sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito dell’incendio di giovedì 2 nella località Monte Attu e del forte vento che ha interessato l’intero territorio comunale. Nella delibera viene ricordato che nella tarda serata di giovedì 2 e per buona parte della nottata si è verificato un violento incendio in località Monte Attu, «che ha coinvolto un areale abbastanza ampio, quantificato in circa quattro ettari, che ha assunto le caratteristiche di un incendio di interfaccia per avere coinvolto una fascia a ridosso di abitazioni e attività artigianali. Il fortissimo vento (che ha soffiato, da sud-ovest, anche a 145 chilometri orari) ha causato diversi danni in aree del territorio comunale. In particolare, viene specificato nella delibera di giunta di venerdì «si segnalano diversi alberi divelti e danni ad alcune attività produttive». Ad avere subìto gravissimi danni alle produzioni di ostriche e vongole è stata la Cooperativa pescatori Tortolì. Viene evidenziato che nell’immediato, in ragione del fatto che le circostanze potessero causare la compromissione delle condizioni di sicurezza di persone, animali e abitazioni presenti nella zona interessata dall’incendio, il vice sindaco Luigi Cardia (il sindaco era fuori sede) ha immediatamente costituito il Centro operativo comunale e posto in essere tutte le attività di presidio del territorio, con chiusura delle strade interessate dall’incendio, allertando la popolazione e disponendo le operazioni evacuazione di otto abitazioni, per un totale di 23 persone.