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Nuoro

Cronaca

Attentato alla Maffei, stop al cantiere e cassa integrazione per gli operai


	Una delle ruspe della Maffei data alle fiamme nel 2021
Una delle ruspe della Maffei data alle fiamme nel 2021

Il presidente della società Fiorelli: un danno gravissimo per le comunità, serve sicurezza

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Sarule Uno stop di almeno 2-3 settimane e la conseguente cassa integrazione per il personale. Sono queste le conseguenze del grave attentato subito domenica scorsa dalla Maffei Sarda Silicati, nel cantiere di Cuccuru Mannu, in territorio di Sarule, dove due banditi armati e mascherati hanno sorpreso il guardiano, disarmato, lo hanno minacciato e legato e quindi hanno distrutto i vetri di due escavatori e di una perforatrice.  “Non esistono parole per descrivere il senso di impotenza e rabbia che pervade il nostro team in questo momento – ha affermato il presidente della Maffei Silicati, Federico Emilio Fiorelli -. Questi individui, oltre ad aver compiuto un gesto contrario ad ogni principio di legalità e buon senso, hanno danneggiato l'economia locale fermando un'azienda sana ed etica che opera con passione nel territorio sardo". La Maffei Silicati aveva subito un altro grave attentato nel dicembre 2021: tre escavatori erano stati dati alle fiamme. Allora, come ora, le intimidazioni non erano state rivendicate. Fiorelli ha auspicato l’apertura di un tavolo di confronto con le autorità locali sul tema della sicurezza nelle aree più rurali della Sardegna, confronto al quale la Maffei Silicati è disponibile a collaborare. Solidarietà all’azienda è stata espressa anche dal presidente dell’Associazione degli industriali di Nuoro, Giovanni Bitti.

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