Diabete, primi sensori sottocutanei impiantati a Nuoro
Il nuovo sistema ad alta tecnologia servirà per monitorare in modo costante e preciso la glicemia. Il sensore durerà sei mesi
Nuoro Un nuovo sistema hi-tech in aiuto dei diabetici, per evitare crisi ipoglicemiche, è stato impiantato a Nuoro per la prima volta in tre pazienti diabetici. Grazie alla collaborazione della Diabetologia diretta da Alfonso Gigante, e della Dermatologia, diretta da Maria Giovanna Atzori, nei giorni scorsi sono stati inseriti i primi tre sensori sottocutanei “Eversense” per persone con diabete trattato con insulina più volte al giorno. Il sensore è stato inserito completamente sotto la pelle e durerà 6 mesi. Grazie a questi sensori la gestione del diabete diventa più semplice, perché non sono necessari prelievi dal polpastrello di conferma per prendere decisioni sulla quantità di insulina da somministrare ai pasti. Il medico Gianmario Addis della Dermatologia ha acquisito la certificazione nazionale per l’impianto ed è prevista la certificazione per altri dirigenti medici. Questo permette ai pazienti trattati con insulina di non spostarsi più verso altre Asl per l’intervento. Un team composto da medici ed infermieri della Dermatologia è stato formato per la procedura chirurgica, mentre l’addestramento del paziente per l'uso del dispositivo e il monitoraggio a distanza verrà seguito dall’equipe della Diabetologia. Questa collaborazione fra Ospedale e Territorio, sfruttando l’innovazione della Telemedicina, permetterà il maggior controllo della patologia. Le due strutture complesse hanno pianificato un percorso che renderà possibile ulteriori impianti per i pazienti con le caratteristiche necessarie residenti nell’Asl Nuoro. Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell’Asl 3 di Nuoro, Paolo Cannas, precursore della Telemedicina a Nuoro, che ringrazia il dottor Gigante e la dottoressa Atzori e tutta l'equipe multidisciplinare per la competenza, la professionalità e l’ottimo lavoro di squadra. «Desidero esprimere il mio personale plauso al raggiungimento di questo importante risultato - continua Cannas - e all’impegno dei nostri professionisti, che mira a rendere più semplice la vita delle persone con diabete, auspicando che al più presto il nuovo sistema di monitoraggio possa essere impiegato su larga scala».