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Treno, la rabbia dei sindaci del Marghine: “Ci tagliano fuori dalle scelte”

Treno, la rabbia dei sindaci del Marghine: “Ci tagliano fuori dalle scelte”

Mentre la Cisl territoriale plaude allo studio del ministero sulla nuova tratta ferroviaria tra Nuoro e Abbasanta

01 febbraio 2024
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Nuoro  Non è andata giù, ai sindaci del Marghine, la mancata convocazione all’ incontro che si è tenuto in Prefettura a Nuoro per discutere del progetto che prevede la realizzazione di una nuova tratta ferroviaria tra Abbasanta e Nuoro. I comuni del Marghine sono stati esautorati dal percorso decisionale da cui dipende il futuro dello sviluppo di ampie zone dell’intera Provincia. E proprio sulla questione interviene l’Unione dei comuni, che si è riunita sotto la presidenza di Franco Scanu, con un documento unitario. «Come sindaci dell’Unione dei Comuni del Marghine non possiamo che esprimere per l’ennesima volta il nostro generale disappunto per un metodo di lavoro e un atteggiamento che non tiene conto delle legittime aspettative di gran parte della popolazione della Provincia di Nuoro su un tema, come quello del trasporto pubblico, che è vitale per il proprio futuro – scrivono i sindaci dell'Unione – Siamo venuti a conoscenza dell’incontro, ancora una volta, dai mezzi di informazione che sottolineano come quello di due giorni fa è stato il quarto appuntamento del tavolo che sta lavorando perché finalmente il capoluogo nuorese sia equiparato agli altri capoluoghi italiani con un collegamento ferroviario di livello nazionale. Un obiettivo che, seppur auspicato da tutti, noi compresi, non può essere raggiunto con la mortificazione delle popolazioni apparentemente periferiche e meno importanti della provincia».
Per i primi cittadini del Marghine è inaccettabile che il tema in questione sia stato relegato esclusivamente e banalmente a una sola questione tecnica che ignora le ricadute economiche e sociali che si potrebbero verificare in tutto il territorio della Provincia a seconda della scelta che verrà operata in proposito. Colpisce inoltre che non si sia minimamente tenuto conto degli impegni istituzionali che sul tema hanno preso in maniera ufficiale e all’unanimità dei voti. Istituzioni quali il consiglio regionale e il Parlamento attraverso il voto della sua Commissione Trasporti che auspicavano una soluzione diversa da quella che discussa in Prefettura individuando il potenziamento della Macomer – Nuoro come la scelta da privilegiare.

Ma sulla questione ferrovia, all’indomani del tavolo tecnico convocato in Prefettura a Nuoro, interviene anche la segretaria generale della Cisl nuorese, Maria Luisa Ariu. Ed esprime  grande soddisfazione «per l’evolversi del percorso verso la realizzazione di una tratta ferroviaria che confidiamo possa questa volta davvero portarci ad uscire almeno in parte dall’isolamento che in troppi si erano abituati a tollerare come normale. Un’infrastruttura che da oltre un secolo a più riprese si lamentava mancante nel Nuorese e lo ha costretto a essere etichettato sino ad oggi quale unico capoluogo tutt’ora privo di una tratta a scartamento ordinario direttamente connessa alle Ferrovie italiane».
La segretaria provinciale della Cisl, ricorda, infatti, che la recente presentazione al Ministero dei trasporti del piano di prefattibilità da parte di Rfi, costituisca finalmente un primo passo concreto verso «la realizzazione di un collegamento che riteniamo debba innanzitutto avere la caratteristica di contrarsi entro il tempo di mezz’ora, così da renderlo obiettivamente competitivo rispetto ad altre forme di mobilità oggi necessariamente utilizzate in uscita e in ingresso verso il nostro territorio provinciale». E anche la proposta di connettere Nuoro, attraverso la rotaia, agli altri capoluoghi dell’Isola e agli scali portuali e aeroportuali, rilanciata dal prefetto Giancarlo Dionisi, secondo la Cisl «non sarebbe vantaggio di poco conto sia durante la fase di realizzazione (si pensi ai cantieri e al movimento lavorativo che si creerebbe) sia considerando i riflessi economici per le famiglie che potranno risparmiare non poco per la mobilità interna che avrebbe, oltretutto, il vantaggio collettivo di un ridotto impatto ambientale nell’ottica dell’auspicata svolta green anche in ambito trasporti».
E il grande merito di questa battaglia, la Cisl lo assegna soprattutto alla determinazione del comitato Trenitalia nuorese, e al suo presidente, l’avvocato Claudio Solinas, «da noi sostenuto con determinazione e che va pubblicamente ringraziato per le energie spese per fare ascoltare le specifiche istanze, hanno rianimato la fiducia nel poter garantire alle future generazioni e a quelle attuali che invecchieranno, un servizio fondamentale per favorire la permanenza in questo territorio, l

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