La Nuova Sardegna

Nuoro

Volontariato

Donato un elettrocardiografo all’ambulatorio Caritas

di Simonetta Selloni

	La parrocchia del Sacro Cuore
La parrocchia del Sacro Cuore

Nella parrocchia del Sacro Cuore

18 febbraio 2024
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Nuoro Un nuovo elettrocardiografo per l’ambulatorio medico della Caritas nella parrocchia del Sacro Cuore. Lo hanno acquistato quattro persone, che silenziosamente e senza grandi clamori hanno deciso di fare una buona azione. Non vogliono comparire, le poche informazioni che danno vengono dispensate sotto un vincolo rigoroso: restare nell’anonimato. Come dovrebbe essere. Quindi, al netto della retorica delle buone azioni, resta comunque il fatto che l’ambulatorio tra qualche giorno disporrà di un macchinario più moderno, attraverso il quale dare risposte alla platea di persone che da ormai cinque anni trova nella struttura della parrocchia un sicuro punto di riferimento. Quando non si hanno strumenti per accedere al servizio sanitario nazionale, quando le liste d’attesa sono troppo lunghe, quando l’accesso al privato è proibitivo ma persino pagare il ticket lo è, c’è un approdo sicuro. Da qualche mese gli ambulatori sono due: uno nuovo è stato ricavato dal parroco, don Mario Mula, in uno degli spazi dell’oratorio. L’elettrocardiografo è ancora imballato e nei prossimi giorni sarà consegnato e installato. Lo gestirà il dottor Ignazio Maoddi, cardiologo in pensione che mette a disposizione degli altri la sua competenza e generosità. Come lui, altri specialisti: la pneumologa Maria Grazia Mele, la nefrologa Franca Boier, l’otorino Giuseppe Ticca, la fisiatra Giovanna Chessa. Poi ci sono la fisioterapista Franca Maria Concu e le infermiere Francesca Sanna e Pandora Piras. Sono tutte e tutti in pensione, ma non hanno appeso il camice al chiodo. «Avremmo bisogno anche di un pediatra, un endocrinologo, un diabetologo, un dietologo, un urologo e un oculista», sottolinea Francesca Sanna. Al suo numero di telefono (3802386484) risponde per chi segnala la necessità di una visita. «Gli specialisti mettono a disposizione il loro tempo per alcune ore la settimana, e così facciamo noi. Avremmo bisogno di altri medici, ma non è facile trovarli. Eppure si tratta di un impegno limitato, e la cosa più bella è che, al di là dell’essere di aiuto a persone in difficoltà, c’è una grandissimo ritorno in termini di soddisfazione nel mettersi a disposizione degli altri». Una circolarità di buone pratiche che consente di dare assistenza ad almeno 150 persone all’anno. E non solo del Sacro Cuore, la parrocchia più popolosa del capoluogo. L’ambulatorio è un riferimento per tanti “invisibili” al circuito sanitario pubblico che vengono anche da fuori. Volontariato e donazioni. Per tornare all’elettrocardiografo appena donato, bisogna dire che non sono pochi i cittadini che contribuiscono con generosità a sostenere questa realtà. Certo, servirebbero altri specialisti, le porte per chi ha modo e interesse a mettere una parte del suo tempo a disposizione degli altri, sono aperte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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