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Nuoro, per Andrea Soddu l’ultimo giro di clessidra

di Alessandro Mele

	Aula deserta al consiglio comunale (foto di Massimo Locci)
Aula deserta al consiglio comunale (foto di Massimo Locci)

Ieri consiglio comunale semi deserto. Assenti anche l’ormai ex sindaco e Sebastian Cocco. Messo notificatore in aula: bilancio di previsione entro il 4 giugno, poi arriva il commissario

24 maggio 2024
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NUORO Nessun colpo di teatro, la kermesse politica che attanaglia il Comune si mantiene su un copione ordinario. Il consiglio comunale, infatti, è rinviato alla seconda convocazione prevista per la mattina di dopodomani. Nell’aula semi deserta mancava il numero legale, non garantito neanche da Sebastian Cocco e dallo stesso Andrea Soddu, entrambi assenti in aula. Il sindaco uscente per un impegno lavorativo improrogabile. Dall’altro lato, l’opposizione, o meglio, coloro che hanno votato contro alla scorsa seduta, sull’approvazione del bilancio di previsione, di fatto decretando la fine della stagione politica Soddu, per nove anni al governo della città.

Hanno deciso di snobbare la richiesta arrivata dal segretario generale del Comune, Vincenzo Zanzarella, che invocava la convocazione di un consiglio comunale urgente per discutere temi considerati in scadenza imminente: il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio e la nomina del collegio dei revisori. In aula, nella seduta presieduta per l’occasione dal consigliere comunale e capogruppo della lista civica “Andrea Soddu sindaco” Marcello Calia, c’erano solo i fedelissimi dell’ormai ex sindaco. Il tempo di fare l’appello, verificare che il numero legale non c’è, poi tutti a casa e appuntamento a lunedì mattina, quando la seconda convocazione dell’assise, per poter essere valida, non ha più bisogno dei numeri previsti dal regolamento. Per la seduta di lunedì, però, sembra che non si assisterà ad alcun colpo di coda da parte di Andrea Soddu.

«Saremo presenti in aula fino all’ultimo momento – commenta sul tema il capogruppo dei soddiani Marcello Calia –, per portare a termine i provvedimenti urgenti, sui quali abbiamo il dovere di non tirarci indietro per il rispetto della città. Lo facciamo – conclude – anche se siamo consapevoli che l’esperienza civica è giunta ormai al termine». La possibilità che Andrea Soddu possa ritirare le sue dimissioni, nel caso in cui avesse trovato la quadra per formare una nuova maggioranza di governo, sembra dunque essere del tutto tramontata.

Intanto, ieri nell’aula del consiglio comunale c’era anche un messo notificatore. Ha fatto firmare ai consiglieri presenti, gli altri riceveranno l’atto tramite gli agenti della polizia locale o per posta certificata, la missiva inviata dall’assessorato regionale agli Enti locali che intima la convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio previsionale, pena, recita il decreto, lo scioglimento definitivo dell’organo collegiale eletto dai cittadini. L’atto contabile, dunque, potrebbe effettivamente essere ridiscusso, ma entro e non oltre il prossimo 4 giugno. Dopodiché Andrea Soddu non sarà più per davvero il sindaco di Nuoro e la Regione avvierà l’iter previsto dalla legge per la nomina di un commissario che resterebbe da solo al vertice del palazzo municipale di via Dante fino alle prossime elezioni amministrative, verosimilmente fino alla primavera del 2025.

La clessidra della maggioranza di Andrea Soddu, adesso si è girata per l’ultima volta e conta appena 10 giorni di tempo allo scadere definitivo. L’aria che tira in consiglio comunale però non è quella dell’accordo, lo hanno testimoniato anche le assenze di ieri. Al sindaco in uscita restano davvero pochissimi margini di salvezza, anche perché, per provocare lo scioglimento dell’organo collegiale, basterebbe anche che 13 consiglieri comunali rassegnassero le dimissioni contemporaneamente. L’arrivo del commissario, insomma, è sempre più vicino.

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