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Nuoro, choc anafilattico a 17 anni: test allergico a fine 2025

di Kety Sanna
Nuoro, choc anafilattico a 17 anni: test allergico a fine 2025

La ragazza ha rischiato di morire, ma per la visita urgente dovrà andare al Meyer di Firenze

05 settembre 2024
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Nuoro Veronica ha visto la morte in faccia a 17 anni. A fine luglio è finita in codice rosso al Pronto soccorso del San Francesco per uno choc anafilattico. Aveva mangiato dei biscotti al cioccolato che le hanno causato una reazione allergica con gonfiore al volto e difficoltà respiratorie. I medici e il personale sanitario del nosocomio nuorese sono intervenuti immediatamente somministrandole adrenalina, e le hanno salvato la vita.

Per 12 ore Veronica è rimasta in osservazione, poi è stata dimessa con diagnosi “reazione allergica severa da verosimile ingestione di cocco”. Era il 25 luglio e da allora per questa giovane e per la sua famiglia sono iniziati i problemi. Prima di mandarla a casa i medici del Pronto soccorso si sono raccomandati di fare una visita allergologica urgente, con test specifici. A Nuoro però questo tipo di esami non si fanno. «Ci siamo rivolti, allora, al Politecnico di Monserrato, come ci era stato suggerito – denuncia Gabriella, mamma della 17enne – ma dopo tanti giorni di rinvii ci siamo sentiti dire che le “agende” erano piene, nonostante l’urgenza certificata dal medico di base. Il primo posto disponibile era il 3 dicembre 2025. Veronica, che dopo la drammatica esperienza vissuta evita di mangiare qualsiasi cosa senza leggere attentamente gli ingredienti, stando alle liste d’attesa infinite dovrebbe vivere per 15 mesi temendo di mangiare qualsiasi cosa? La causa dei suoi problemi deve essere ancora diagnosticata con certezza – aggiunge la donna – sfido chiunque a vivere con l’ansia di poter rivivere quei drammatici momenti. Ci hanno fatto aspettare oltre un mese per poi dirci che non era possibile fare qualcosa prima del 3 dicembre del prossimo anno».

I genitori di Veronica non intendono aspettare oltre. Hanno contattato l’Istituto Meyer di Firenze, dove oltre a fornire loro alcuni consigli terapeutici, hanno garantito la possibilità di effettuare i test allergologici nel giro di pochi giorni. Ovviamente per questa famiglia, come per tutti i pazienti sardi costretti a varcare il mare per potersi curare, iniziando i “viaggi della speranza”, raggiungere la Toscana in tempi di ferie e con gli alti costi che occorre affrontare non sarà facile. Ma come dice mamma Gabriella «in questo momento la salute di Veronica ha la priorità su tutto, anche se ciò che stiamo vivendo è assolutamente vergognoso e inaccettabile».

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