La Nuova Sardegna

Nuoro

Dopo la tragedia

Fonni rinvia la tappa di Autunno in Barbagia. Daniela Falconi: «Troppo dolore»

di Alessandro Mele

	I funerali delle vittime di Fonni (foto Massimo Locci)
I funerali delle vittime di Fonni (foto Massimo Locci)

Il paese in lutto per la morte di Michele Coinu, Marco Innocenti, Michele Soddu, Lorenzo Figus e dell’imprenditore Mauro Falconi

12 novembre 2024
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Fonni Il 7 e 8 dicembre il paese all’ombra del monte Spada non ospiterà la tappa prevista di Autunno in Barbagia. Una decisione presa dall’amministrazione comunale, dalle associazioni e dalla comunità ancora scossa per la morte di Michele Coinu, Marco Innocenti, Michele Soddu e Lorenzo Figus nell’incidente stradale della strada provinciale 69 dello scorso 30 ottobre e per quella dell’imprenditore Mauro Falconi del 3 novembre a San Teodoro.

Dopo giorni intensi di riunioni organizzate per decidere cosa fare è arrivata la decisione di spostare l’appuntamento con le Cortes a gennaio 2025. «Autunno in Barbagia o è evento di tutti, o, più semplicemente, non è – dice la sindaca di Fonni, Daniela Falconi –. Il paese vuole tornare a mostrarsi ai visitatori con il suo sorriso più vero, con la sua innata capacità di accogliere chiunque ed è per questo che quest’anno la manifestazione si ferma. Per rispetto verso il dolore di tutti, ma anche per rispetto di chi vorrebbe venire a visitarci».

«Questi giorni, queste settimane – prosegue la nota – serviranno a tutti noi non a fermarci ma a trovare nuovi stimoli per ripartire, per renderci conto di quanto questa prova, ingiusta e incomprensibile, sia stata un modo per riscoprire una comunità unita, seria, solidale, vicina. La tragedia che ci ha colpiti non ha lasciato nessuno indifferente. Ci siamo sentiti e ci sentiamo padri, madri, fratelli, sorelle, amiche e amici di Michele, Lorenzo, Marco, Michele e Mauro».

E ancora: «Cortes Apertas è patrimonio del paese, è un evento che ogni anno porta a Fonni migliaia di persone. Persone che, quando arrivano da noi vengono accolte col sorriso da ogni operatore economico e possono apprezzare come un paese intero sorride insieme ai visitatori che si possono immergere completamente in una comunità viva, vitale, in cui le tradizioni non sono ostentate ma coinvolgono veramente tutti: dai bambini agli anziani. Un evento di questa portata non può essere organizzato con la stessa allegria, lo stesso coinvolgimento comunitario, la stessa armonia quando il paese ha ancora gli occhi gonfi di lacrime per la più grande tragedia mai successa».

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