La Nuova Sardegna

Nuoro

La rapina

Assalto al portavalori in Baronia, gli spari e la fuga: ecco cosa sappiamo

Assalto al portavalori in Baronia, gli spari e la fuga: ecco cosa sappiamo

Dalle banconote macchiate alle auto usate per scappare

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Torpè Una mattinata di tensione quella vissuta oggi, giovedì 13, nella Baronia, dopo l'assalto armato a un portavalori della Mondialpol diretto alle Poste di Lodè. L'episodio è avvenuto intorno alle 10:40 lungo la strada poco frequentata che conduce al paese. Secondo le prime informazioni raccolte, un commando composto da tre o quattro banditi, a bordo di due vetture ancora ricercate, è riuscito a bloccare il furgone sparando diversi colpi con fucili calibro 12, colpendo la fiancata e il radiatore. Nonostante la raffica di proiettili esplosi, il vigilante che era alla guida è rimasto illeso.

Subito dopo aver bloccato il mezzo, i rapinatori hanno costretto il vigilante a consegnare una valigia contenente circa 90 mila euro in contanti. A questo punto è entrato in funzione il sistema di sicurezza che macchia le banconote rendendole inutilizzabili. Nonostante ciò, i malviventi hanno preso il denaro e si sono rapidamente dati alla fuga a bordo delle due auto usate per l'assalto.

Le ricerche, avviate immediatamente, sono state estese a tutta la Baronia, coinvolgendo carabinieri e polizia stradale. Testimoni riferiscono di aver visto fuggire dal luogo dell'assalto almeno una Volkswagen Polo. E una Polo risulta rubata recentemente a Ortueri. Le auto dei banditi non sono state ancora rintracciate, ma le forze dell'ordine stanno presidiando tutta la zona con decine di posti di blocco e controlli più discreti lungo le strade secondarie.

Nel frattempo, a Torpè, si sono vissuti momenti di forte emozione quando la responsabile della Mondialpol, Rita Achenza, ha raggiunto il luogo dell'assalto e ha abbracciato la guardia giurata, visibilmente provata ma fortunatamente incolume. Proprio questa testimonianza, unitamente al fatto che l'autista abbia confermato il funzionamento tempestivo del sistema antifurto che ha macchiato i soldi, costituiscono al momento i pochi punti fermi della vicenda. Sia il vigilante sia la responsabile di Mondialpol sono stati condotti in commissariato a Siniscola per essere sentiti.

La caccia ai responsabili è ancora in corso in tutta la Baronia, con controlli serrati e operazioni condotte nel massimo riserbo. Resta da capire se i banditi potranno utilizzare i soldi ormai inutilizzabili o se dovranno abbandonare il bottino, facilitando così le indagini degli investigatori.

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