Giunta in via di definizione, il sindaco di Nuoro: «Possiamo chiudere»
Nomi e deleghe già decise, Emiliano Fenu: «Comunicherò tutto il 7 luglio in Consiglio»
Nuoro Che il vertice di coalizione tenutosi ieri sera, 30 giugno 2025, nell’aula consiliare del palazzo civico non regalasse alcun capovolgimento di fronte era prevedibile. Alla fine, infatti, la linea per la composizione della nuova giunta targata Campo largo, sarà quella ecumenica. «Avevo detto di avere l’obbiettivo di presentare l’esecutivo in occasione del primo consiglio comunale di lunedì prossimo e così, al netto di stravolgimenti dell’ultim’ora, sarà», commenta il sindaco Emiliano Fenu che aggiunge: «Con i partiti della coalizione ci aggiorneremo anche oggi, 1 luglio, (alle 15, ndr) in un nuovo vertice che, secondo le mie sensazioni, porterà alla chiusura definitiva del quadro complessivo».
La partita sulla spartizione dei sette assessorati sembra dunque essere alle battute finali. E non ci saranno i tempi supplementari: «Sentite tutte le componenti del Campo largo – specifica il sindaco –, c’è sia la quadra sulla geografia delle deleghe, che quella sui nomi. Ovviamente manca ancora qualcosa che dobbiamo affinare, ma ci siamo». Di anticipazioni sui nomi dei nuovi assessori manco a parlarne: «Al netto di decisioni diverse da prendere nel vertice di oggi, comunicherò i nomi dei prescelti direttamente durante la seduta di consiglio comunale – commenta sul punto Emiliano Fenu –. Posso solo dire che la linea, condivisa da tutti, è rimasta quella ecumenica: un assessorato per ogni forza politica che mi ha sostenuto nell’ultima tornata elettorale. Non ho pensato di imporre alcuna mia decisione personalistica – prosegue –, ma di mettermi all’ascolto delle richieste di tutti. Sarà una giunta scelta secondo le logiche della condivisione».
Al netto del fatto che il sindaco abbia palesemente scelto di non decidere, in assenza di clamorose sorprese, il nuovo quadro politico del municipio sarà quello prospettato nei giorni scorsi. Il Partito democratico, infatti, sembra che sarà accontentato sia sulla presidenza del consiglio che sull’espressione del vicesindaco. Ma anche sul diritto di poter esercitare la prima scelta rispetto alla delega da assegnare al suo esponente in giunta. E proprio quest’ultimo aspetto continua a tormentare gli animi delle altre forze del Campo largo, anche se, c’è da dirlo, ormai i mal di pancia stanno per finire. Resta ancora da capire, però, chi tra il Movimento 5 stelle e il gruppo Uniti, avrà per primo il diritto di fare la seconda scelta sulla delega. Secondo quanto trapelato dal vertice tenutosi nel palazzo civico, infatti, le due compagini si starebbero contendendo un posto al sole a colpi di metodo Cencelli e quindi sfoderando punteggi e percentuali che potrebbero cambiare, se non la sostanza, l’ordine di ottenimento del privilegio.
Non resta che aspettare il 7 luglio per capire chi alla fine la spunterà. Anche se Uniti, come trapelato nei giorni scorsi, potrebbe anche “accontentarsi” di uno spacchettamento con il Pd sulla delega alla Cultura, accaparrandosi i Grandi eventi e lo spettacolo per dare gambe al sogno dell’Arena concerti da costruire a Pratosardo, che può contare già su uno studio di fattibilità finanziato dalla Regione. C’è poi la partita delle partecipate. Un capitolo tutto da scrivere e sul quale, seguendo la logica trapelata dai precedenti incontri di coalizione, qualcuno continua a pensare che il sindaco debba azzerare subito i vertici per metterli sul tavolo.