La Nuova Sardegna

Nuoro

Gavoi

Attentato incendiario alla casa di un’assistente giudiziaria

di Michela Columbu

	Il portone della casa distrutto dalle fiamme
Il portone della casa distrutto dalle fiamme

Graziella Podda è anche volontaria dell’Avos, la vicinanza del paese e la condanna del gesto da parte del sindaco Salvatore Lai

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Gavoi Un portone a fuoco e il pronto intervento del vicino di casa che scongiura il peggio, ossia che l'incendio si propagasse oltre l'ingresso. A Gavoi è stata una notte concitata in via Piave, nell’ abitazione di Graziella Podda, assistente giudiziario nella cancelleria civile del tribunale dí Nuoro. La mano criminale ha scelto il fuoco per intimidire la donna che fortunatamente non si trovava in casa, dove vive sola. Stimata e apprezzata da tutta la comunità per la sua disponibilità e impegno nel sociale, è infatti volontaria nell'Avos, l'Associazione volontari del soccorso, e nessuno sa spiegarsi cosa possa aver mosso i malviventi ad attuare un'azione del genere. Il portone è andato completamente a fuoco; le fiamme hanno danneggiato l'impianto elettrico con diverse stanze annerite dal fumo e dai vapori sprigionati dalla combustione. Ad accorgersene a tarda sera due ragazzine che facevano rientro a casa loro. Il primo ad intervenire, Paolo Mulas, assessore nella giunta di Salvatore Lai e vicino di casa di Graziella Podda, la cui prontezza ha limitato i danni. Mulas ha chiamato i vigili del fuoco e le forze di polizia, e appunto ha evitato danni che potevano essere ben peggiori. "E’ incredibile a cosa possa arrivare la mano criminale - commenta Salvatore Lai, sindaco di Gavoi -. Un gesto che ci ha lasciato amareggiati, perchè è andato a toccare una donna che per giunta vive sola. Di contro abbiamo registrato una grandissima vicinanza della comunità gavoese a Graziella. Un'azione deplorevole, fatta senza capire che le conseguenze potevano essere ben peggiori. Ma siamo fiduciosi che presto i responsabili vengano assicurati alla giustizia".

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