Bortigali ha le scuole vuote: gli studenti trasferiti a Macomer
Il sindaco critica le famiglie che hanno chiesto il trasferimento dei figli: «Così non c’è futuro»
Bortigali A partire dall’anno scolastico 2025/2026 a Bortigali non ci saranno più le scuole, a causa di una continua emorragia di alunni, alla quale si sono dovuti piegare anche gli ultimi irriducibili studenti che, fino allo scorso anno, hanno frequentato nel paese. Le famiglie degli iscritti alla pluriclasse della scuola primaria hanno infatti presentato formale richiesta di trasferimento.
«Regaliamo agli istituti di Macomer ben 47 alunni – commenta amaramente il sindaco di Bortigali Francesco Caggiari – tra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo livello, e tre alunni a quella di Silanus. A noi rimangono gli immobili di qualità, ma vuoti di alunni. A mio avviso c'erano tutte le condizioni per mantenere ancora le scuole di Bortigali aperte, magari provando a fare qualche operazione di mercato-acquisti, peraltro già studiate negli anni addietro, ma bocciate dai genitori. Questa mancanza rappresenta, a mio modesto parere, un colpo di scure ben piantato sul futuro del nostro paese, perché senza le scuole non ci sarà futuro per la nostra comunità”.
Dei 50 alunni bortigalesi, 33 si trasferiranno all’istituto comprensivo Binna-Dalmasso (36 se si considerano anche i 3 che frequenteranno nel plesso di Silanus, poiché appartenente anch’esso allo stesso istituto comprensivo macomerese) e 14 all’istituto comprensivo Giannino Caria.
«A Bortigali, a detta dei genitori, che forse vogliono fare dei loro figli dei piccoli Einstein prima del tempo – prosegue il primo cittadino - non c'erano più le condizioni per una scuola di qualità. All'amministrazione comunale rimane il compito, invece, di garantire loro trasporti, ludoteca, eventualmente campi estivi e logistica in generale. Ma, come ho sempre affermato anche in passato, gli alunni sono figli dei genitori, non del sindaco, al quale rimane comunque sempre la colpa di tutto. La cosa più importante è che ognuno, per la propria competenza, si prenda le sue responsabilità in merito a questo problema. Auguro comunque ai nostri giovani studenti un buon anno scolastico, proficuo di conoscenze e di crescita intellettiva».