La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso

Emergenza aule scolastiche, la Provincia: «Cantieri verso la svolta»

di Valeria Gianoglio
Emergenza aule scolastiche, la Provincia: «Cantieri verso la svolta»

Ciccolini risponde a Deiara che ha sollevato il caso dei lavori al Classico e dei 180 studenti del Fermi nei locali del Linguistico

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Nuoro I lavori infiniti al liceo classico Asproni, 180 studenti dello scientifico Fermi che dal 2021, per carenza di aule, fanno lezione al Linguistico di via Ballero, e il cantiere dell’ex Provveditorato – destinato a diventare la prima Casa dello studente di Nuoro – che non sono ancora conclusi dopo una sfilza di lungaggini. Per l’ex assessore comunale, e presidente dell’associazione Riforme economia e società, Raimondo Deiara, ce n’è più che abbastanza, insomma, per prendere carta e penna e chiedere alla Provincia di aprire un tavolo di crisi per riunire Comune, Regione e tutti gli enti coinvolti sulla questione dell’edilizia scolastica in città e sull’emergenza aule. Parte da una premessa base, l’ex assessore Deiara, che tocca i numeri.

«A Nuoro – sottolinea – dal 2021, circa 180 studenti di 10 classi del liceo Enrico Fermi, per la maggior parte pendolari, sono costretti per la mancanza di aule a svolgere le lezioni presso la sede dell’ex liceo Linguistico nella via Ballero, immobile di proprietà di un ente privato. Una emergenza oramai strutturale che decine di famiglie, studenti e docenti subiscono da tempo e che la Politica il dovere di risolvere». La necessità di prendere in mano in modo immediato la situazione, secondo Deiara, è legata anche alle spese consistenti che in questi ultimi anni ha dovuto affrontare la Provincia per prendere in affitto locali o ristrutturarne altri destinati agli studenti delle Superiori. «Dal 2019 ad oggi – ricorda – sono stati appaltati e spesi dall’ente provinciale di Nuoro più di due milioni e 500mila euro per trasformare in una moderna foresteria i locali dell’ex Provveditorato agli studi sito proprio a due passi dal liceo scientifico e, dal 2021 al 2027, 18mila e 300 euro al mese, ovvero 220mila euro annui, per la locazione dei locali nella Via Ballero. Investimenti e costi che non risolvono il problema né l’emergenza classi. Emergenza che coinvolge anche altri istituti: uno su tutti il liceo Giorgio Asproni».

Di qui, dunque, la richiesta, da parte di Deiara, affinché la Provincia «convochi tutti gli attori istituzionali coinvolti con l’apertura di un tavolo di crisi : Comune di Nuoro, Regione Sardegna e parti sociali per la ricerca di soluzioni possibili, adeguate e di lungo periodo. Con la Regione Sardegna si potrebbe, per esempio, verificare la possibilità, in deroga, di un cambio di destinazione d’uso dei locali dell’ex Provveditorato: da uso foresteria ad aule per la didattica. Al Comune di Nuoro si potrebbe chiedere la disponibilità di cedere alla Provincia i locali dell’ex ufficio del Lavoro nella via Ballero, inutilizzati da anni, per ospitare le classi degli istituti oggi in emergenza in cambio di una ristrutturazione degli stessi con conseguente valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare».

Il presidente della Provincia, Giuseppe Ciccolini, sul tema edilizia scolastica e carenza di aule, non nasconde i problemi ma annuncia nel dettaglio anche diverse svolte positive in arrivo. Non prima, tuttavia, di aver ricordato, che «numerosi istituti scolastici della provincia di Nuoro sono stati oggetto, in questi anni, di interventi rilevanti di recupero, ristrutturazione e ampliamento, realizzati grazie a un investimento complessivo di 16 milioni di euro provenienti dal Pnrr. L’avvio simultaneo dei cantieri – tutti con scadenza prevista entro la primavera del 2026 – ha determinato una situazione di inevitabile precarietà, in particolare nella città di Nuoro, con ripercussioni sull’ordinaria attività didattica. È pienamente comprensibile il disagio vissuto da studenti, famiglie e personale scolastico».

Ma aggiunge anche, il presidente della Provincia, che proprio entro pochi mesi Nuoro città toccherà «la fase conclusiva di questo importante processo di riqualificazione. La sede storica del liceo Classico sarà riconsegnata entro gennaio 2026, subito dopo le vacanze di Natale. Entro la primavera verranno completati anche i lavori di ampliamento del liceo Scientifico. Per quanto riguarda il Fermi, sarà valutata la possibilità di riportare gli studenti nella sede di via Veneto prima della fine dell’anno scolastico, in alternativa al completamento delle attività nella sede di via Ballero. Relativamente all’ex Provveditorato, tutte le attività di certificazione sono state concluse e gli interventi sulla struttura esterna sono in fase di ultimazione. L’edificio manterrà la sua vocazione originaria, destinata all’accoglienza di attività rivolte agli studenti, con la possibilità di includere servizi dedicati anche alla componente universitaria». «La Provincia – aggiunge in conclusione il presidente Giuseppe Ciccolini – continuerà a garantire la massima attenzione al rispetto dei tempi e alla progressiva riduzione dei disagi, con l’obiettivo di restituire alla comunità scolastica edifici più moderni, più sicuri e capaci di sostenere una didattica di alta qualità. Si tratta di un investimento strategico per il futuro dei nostri giovani e per la crescita dell’intero territorio». 

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