Un nuovo acceleratore lineare ai nastri di partenza per la Radioterapia
L’ospedale San Francesco di Nuoro rinforza la sua dotazione tecnologica. Zuccarelli: «Strumento adatto anche in casi complessi»
Nuoro «Questa apparecchiatura arricchisce ulteriormente la dotazione tecnologica della sanità nuorese, in particolare della Struttura complessa radioterapia oncologica diretta da Francesco Fenu, e permetterà una qualità di trattamento eccezionale, trattandosi di una tra le apparecchiature più avanzate esistenti, che consentirà di rispondere alle esigenze di cura anche in casi più complessi». È con queste parole che il commissario straordinario dell’Asl 3 di Nuoro, Angelo Zuccarelli, annuncia il nuovissimo acceleratore lineare Elekta “Versa Hd”. Mancano alcune fasi nell’installazione, e contestualmente sono già in corso le procedure da parte della Fisica sanitaria che la renderanno utilizzabile clinicamente, ma l’innovativa apparecchiatura è ai nastri di partenza, a completamento della dotazione tecnologica della Struttura complessa radioterapia dell’ospedale San Francesco. «Ringrazio tutto il personale di reparto, medici, tecnici, fisici sanitari, infermieri e personale di supporto – sottolinea Zuccarelli –, che sapranno rispondere alla sfida di formazione necessaria e che integrerà le terapie in corso con le possibilità offerte da questa nuova apparecchiatura».
È stato proprio il commissario Asl, venerdì scorso, a guidare il sopralluogo al San Francesco. Con lui, anche il direttore della Radioterapia oncologica, Francesco Fenu, che ha illustrato le caratteristiche tecniche e l’importanza del nuovo macchinario ai presenti, soddisfatti per il nuovo acquisto tecnologico. A cominciare dai nuoresi: il sindaco del capoluogo barbaricino, Emiliano Fenu, e il direttore generale di Ares Sardegna, Giuseppe Pintor. Presenti, inoltre, il direttore della Struttura complessa governo delle tecnologie sanitarie di Ares Sardegna, Barbara Podda, il direttore della Struttura semplice gestione sicurezza tecnologie biomediche, Davide Angius, e il vice capo ufficio legislativo della presidente della Regione autonoma della Sardegna, Stefano Ferreli.
«La macchina – spiega Francesco Fenu – è una versione avanzata del “Versa Hd” già operante, con in più accessori che la rendono ancora più performante in termini di prestazioni erogabili in favore dei pazienti. Si tratta di un acceleratore lineare con 4 fasci di energia di fotoni da 6 e 10 Mv, dotata di sistema avanzati per Igrt grazie alla tac di bordo nella versione Iris di Elekta (seconda installazione in Italia) e di sistemi di Sgrt che rendono ancora più precisa e sicura l’irradiazione dei pazienti. Da segnalare, inoltre che anche questo acceleratore è equipaggiato con il sistema Abc per il gating respiratorio, col quale è possibile diminuire la dose di radiazioni sui tessuti sani».
Anche il nome stesso, “Versa”, si riferisce chiaramente alla versatilità, perché consente di eseguire trattamenti di qualsiasi complessità, dal semplice fascio diretto alla radiochirurgia stereotassica con tecnica Vmat, impiegata anche per trattamenti su regioni estese in qualsiasi distretto anatomico, sempre con una accuratezza adeguata alla sfida imposta da bersagli morfologicamente complessi che devono essere irradiati con dosi tumoricide e tessuti sani adiacenti alla malattia che devono essere preservati per attenuare quanto più possibile la tossicità del trattamento e renderlo eseguibile. «Grazie alle performance di macchine ad altissima tecnologia come il Versa e all’esperienza maturata dal personale del reparto – aggiunge infine il direttore Francesco Fenu – il problema diventa risolvibile per un numero sempre maggiore di pazienti che, in passato, sarebbero stati impossibili da trattare».