«Basta con questi inutili cavilli, è l’ora della Fondazione Satta»
Nuoro, Ciccolini sulla biblioteca: «La Provincia ha sempre pagato le sue quote»
Nuoro Ciccolini stavolta perde la pazienza. «E basta!» mette in chiaro. «Basta cavilli – sottolinea –, la Provincia ha sempre operato correttamente». «La trasformazione della Biblioteca “Sebastiano Satta” in Fondazione regionale è l’unico obiettivo che conta» taglia corto deciso. «Non è più tollerabile che, dopo anni di attesa, ci si trovi ancora impantanati in cavilli e contestazioni infondate». Il presidente della Provincia, Giuseppe Ciccolini, rispedisce così al mittente l’accusa di inadempienza dell’ente territoriale nei confronti del Consorzio Satta. Secondo il commissario liquidatore Gianluca Piras, infatti, all’appello dei conti manca la bellezza di 1,28 milioni di euro, quote consortili che la Provincia non avrebbe mai provveduto a pagare.
Il balletto «Non possiamo più accettare che il Consorzio, tra un commissario che arriva e uno che se ne va – alza i toni Ciccolini –, continui a perdere tempo su questioni pretestuose, invece di concentrarsi su ciò che serve davvero al territorio. È necessario affermarlo con la massima chiarezza» ribadisce. «La legge regionale continua ad essere disattesa, violando ogni principio democratico: questo è ciò che davvero meriterebbe attenzione» è la sua ricostruzione. Sullo sfondo, chiaro, uno scenario di lotte intestine che portano ai soliti “malumori democratici” del Pd. Il partito di Ciccolini, lo stesso partito che in questi anni ha sempre avuto il timone della governance della “Satta”. «La Provincia di Nuoro – insiste il presidente ormai spazientito – ha rispettato integralmente ogni obbligo statutario: ha versato puntualmente le quote dovute e ha sostenuto il Consorzio con contributi straordinari. Tutto è certificato negli atti amministrativi, la prova più solida e trasparente del nostro operato. È singolare che si continui a sollevare il tema dei crediti quando perfino il parere legale richiesto dal Consorzio evidenzia criticità, incongruenze e pretese giuridicamente fragili».
Partita doppia «Sulla contabilità, i fatti sono chiari – incalza ancora il presidente sindaco di Bitti –: la Provincia ha richiesto ufficialmente alla Biblioteca la situazione dei debiti e dei crediti, per la quale era necessaria l’asseverazione dei revisori della Biblioteca, mai sottoscritta. Dalla documentazione ufficiale risulta che la Biblioteca non ha mai presentato rivendicazioni economiche nei confronti della Provincia e ha eliminato dai propri residui contabili qualsiasi pretesa. Nel 2023 ha cancellato tutto, asseverato dal collegio dei revisori di allora».
Le allusioni Il presidente della Provincia va a ruota libera: «Questo comportamento equivale, nei fatti, a riconoscere l’assenza di difformità o crediti opponibili all’Ente. La sussistenza di tali crediti non è accertata da alcun atto contabile formalmente approvato. Ogni insinuazione contraria è priva di fondamento e calunniosa, volta a ledere l’immagine e la credibilità della Provincia. Il commissario liquidatore ha un mandato chiaro: condurre il Consorzio verso la trasformazione in Fondazione. Se ritiene più urgente inseguire presunti crediti, se ne assuma pienamente la responsabilità nelle sedi giudiziarie competenti. Se davvero è convinto della fondatezza delle sue affermazioni – stronca Ciccolini –, promuova un’azione legale».
La legge «La Provincia è assolutamente serena: ha operato correttamente, in modo trasparente e pienamente conforme alle norme. Non abbiamo nulla da temere. Non permetteremo che un percorso atteso da anni dal territorio sia nuovamente rallentato da rivendicazioni inconsistenti o comportamenti dilatori. La Provincia è pronta a un confronto definitivo, fondato esclusivamente su atti, responsabilità e verità amministrativa».
L’obiettivo «Ora spetta al commissario dimostrare di voler realmente servire l’interesse pubblico, rimettendo al centro la Biblioteca “Sebastiano Satta” e non iniziative prive di reale utilità. La Provincia procederà con determinazione: non si avviano azioni legali senza presupposti seri e verificabili, e saranno accertate eventuali responsabilità. Le risorse attribuite al Consorzio devono essere impiegate per garantire servizi bibliotecari efficienti, non per finanziare consulenze o incarichi legali volti a colpire, senza alcun fondamento, uno dei soci dell’Ente». Così parla Ciccolini.
