La Nuova Sardegna

Nuoro

La denuncia

Amministrativi precari in rivolta. «Ora subito le stabilizzazioni»

Amministrativi precari in rivolta. «Ora subito le stabilizzazioni»

Asl di Nuoro: «Sanità al collasso». Saiu, Corda e Fresu portano il caso all’attenzione della Provincia

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Nuoro «Sanità al collasso, lavoratori dimenticati e ancora nessuna convocazione del consiglio provinciale straordinario da parte di Ciccolini». I consiglieri provinciali del centrodestra Pierluigi Saiu, Giampaolo Corda e Giorgio Fresu alzano la voce. Tornano alla carica su un tema che hanno più volte segnalato. «La situazione della sanità nuorese è sempre più grave» dicono in coro. La situazione sta precipitando. Non soltanto sul fronte del personale sanitario: ora esplode anche il caso degli amministrativi. «L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, è arrivata alla nostra attenzione da parte di alcuni assistenti amministrativi della Asl di Nuoro, assunti con contratto a tempo determinato ma letteralmente “dimenticati”, benché abbiano raggiunto i requisiti per la stabilizzazione» dicono Saiu, Corda e Fresu. Già previsti nel piano del fabbisogno, gli amministrativi in questione sono “magicamente” spariti, nonostante abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione definitiva. «Nonostante le richieste che sono state rivolte alla direzione dell’azienda sanitaria, e benché in possesso dei requisiti, queste persone non risultano incluse nelle procedure di stabilizzazione – incalzano i tre consiglieri provinciali –. Lavoratori in servizio che però non riescono ad avere un’interlocuzione sul proprio futuro e sui propri diritti. Personale prezioso che chiede il riconoscimento di un proprio diritto, alla luce delle dichiarazioni pubbliche fatte anche dai rappresentanti del governo regionale sulla priorità che dovrebbe essere data alle stabilizzazioni. Una rivendicazione fondata sulla base delle disposizioni normative vigenti e sulle scelte fatte da altre aziende sanitarie». Gravissima è poi la situazione degli Oss che sono risultati idonei al concorso Ares ma che, «è questa la denuncia pubblica che hanno ribadito anche in questi giorni, non vengono reclutati a causa dell’assurdo progetto dei “cantieri sanitari” promosso dall’assessora del Lavoro Desirè Manca e approvato dalla giunta Todde. Un programma che non migliora assolutamente l’assistenza, che genera altro precariato e che, di fatto, limita il reclutamento di quegli operatori socio sanitari che sono stati selezionati sulla base del merito». «Attualmente – vanno avanti Saiu, Corda e Fresu – la Asl non ha un direttore sanitario, dopo le dimissioni di Pierpaolo Bitti. Svolge le funzioni di direttore sanitario Angelo Zuccarelli, commissario nominato dalla giunta Todde. Diciassette medici di base (su 18) del distretto di Siniscola, nei giorni scorsi, hanno protestato contro il nuovo assetto aziendale che prevede la centralizzazione delle cure primarie a Nuoro. Il commissario dell’Asl, oggi, sulla base dell’elenco nazionale degli idonei a svolgere le funzioni di Direttore Generale (pubblicato sul sito del ministero della salute) non potrebbe dirigere la ASL di Nuoro, avendo conseguito l’idoneità «ai soli fini dell’accesso alle selezioni nelle regioni con popolazione inferiore a 500.000 abitanti». «Abbiamo chiesto al presidente della provincia Ciccolini, già dall’insediamento, un consiglio straordinario sulla sanità, senza però ottenerne ancora la convocazione formale. Riteniamo che la discussione non sia più rinviabile non solo per le tantissime segnalazioni che riceviamo dai cittadini ma soprattutto per le condizioni in cui si trova oggi la Asl: cittadini senza medico di base, bambini senza pediatra, visite rimandate, liste d’attesa infinite».

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