La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso

Casa di riposo, scoppia la polemica sugli aumenti delle rette

di Valeria Gianoglio
Casa di riposo, scoppia la polemica sugli aumenti delle rette

Nuoro, la segnalazione di diversi familiari: «Troppi rincari». Il Comune: «Adeguamento necessario in base al regolamento»

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Nuoro In uno dei casi di portata più consistente, l’aumento, da un mese all’altro, è stato di 200 euro netti. In altri, invece, la quota è aumentata sì, ma in misura minore. Ma ad ogni modo, in questi giorni, tra gli ospiti della casa di riposo comunale di viale Trieste e i loro familiari il malumore serpeggia deciso. «Perché gli adeguamenti delle rette ci sono stati sempre, sì, ma mai prima d’ora erano stati così alti – dicono – e tra l’altro si basano sui redditi del 2025, un anno che non si è ancora concluso. Mentre le nuove rette saranno già in vigore a giorni, dal mese di dicembre».

Monta la protesta, dunque, tra una parte della famiglie che hanno i loro congiunti anziani all’interno della struttura. Ad accendere gli animi sono state, nei giorni scorsi, diverse mail agli indirizzi di chi amministra e gestisce i conti dei 24 pensionati ospiti di viale Trieste. Nell’oggetto si leggeva: “Comunicazione rivalutazione retta mensile per prosecuzione inserimento a tempo indeterminato di ...”. Seguiva il nome dell’anziano e qualche altro passaggio piuttosto dettagliato: “La presente, per comunicare che, sulla base della documentazione reddituale dell’anno 2025 del signor ... è stato determinato l’importo mensile aggiornato”. E ancora, nella stessa mail, l’elenco punto per punto dei passaggi che componevano alla fine la cifra mensile e l’entità dell’aumento. Una somma che è formata, in sostanza, dall’80 per cento della pensione del singolo ospite, ne comprende anche la tredicesima, e qualche altra somma accessoria. E fin qui tutto come al solito, dicono alcuni familiari, «perché gli adeguamenti delle rette, ogni tot di tempo, ci sono sempre stati». Solo che questa volta, aggiungono, «il salto è stato troppo e tra l’altro si basa sul reddito di un anno non ancora concluso. Mentre la prima nuova rette, in base alla mail, la dobbiamo versare già a giorni, dal mese di dicembre. Quando invece, secondo noi, avrebbero dovuto aspettare quantomeno a gennaio. Non ci sembrano giusti, insomma, né i tempi, né la percentuale di aumento e adeguamento. Considerato anche che le pensioni, nel frattempo, sono rimaste ferme e non sono state certo adeguate».

Il Comune, proprietario della struttura che da tempo gestisce attraverso una cooperativa, sul caso rette risponde che in realtà si tratti solo di un adeguamento dovuto e inevitabile perché previsto dal regolamento. «In base al regolamento ogni anno ci dev’essere l’adeguamento della retta – spiega l’assessore comunale ai Servizi sociali, Adriano Catte – negli ultimi due anni questo adeguamento non era stato fatto e quindi abbiamo proceduto. Viene calcolato sulla base del reddito: l’80 per cento del reddito netto più il 100 per cento dell’accompagnamento. Da dicembre, dunque, ci sarà l’adeguamento sulla base del reddito. Tutti gli ospiti e i loro familiari sono stati ovviamente avvisati e alcuni di loro, infatti, hanno già proceduto con le nuove rette».

Ma a destare qualche preoccupazione tra gli ospiti della casa di riposo e i loro familiari, ci sono anche le condizioni della struttura, che da tempo attende interventi sostanziali di recupero e risanamento di alcuni spazi e impianti. E dove non mancano le volte nelle quali si blocchi la caldaia, si fermi l’ascensore, o spunti qualche nuova infiltrazione. Come quella che di recente ha richiesto la chiusura di un piano dell’immobile. «Per la casa di riposo è previsto un grosso intervento – spiega ancora l’assessore Catte – I lavori, per un importo di 960mila euro, partiranno a gennaio. E nel dettaglio prevedono la ristrutturazione complessiva, per sanare anche le infiltrazioni, il cappotto termico e la sostituzione della caldaia».

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