La Nuova Sardegna

Nuoro La sedicesima edizione del premio biennale “Città di Ozieri” dedicato ai cori di ispirazione popolare ha incoronato diverse formazioni provenienti da tutta l’isola. Il segnale è chiaro e proietta lo storico concorso verso il futuro e le sue nuove dinamiche evolutive approfondite nei vari territori, rispetto alla cosiddetta “scuola nuorese” nata negli anni ’50 del secolo scorso a Nuoro.

Secondo quanto stabilito dalla giuria, ad ottenere il primo premio nella sezione “evolutiva” è stato il coro Urisè di Orosei, diretto dal maestro Daniela Contu. Ancora, la sezione “tradizionale” ha visto trionfare due formazioni ex equo: il coro Santu Nigola di Ortueri, diretto dal maestro Federico Di Chiara e il coro Gusana di Gavoi guidato dal maestro Claudio Deledda. Oltre ai premi per il miglior solista (Claudio Chironi dei Canarjos) e per il miglior brano edito (S’Aneddu del maestro Bobore Nuvoli), un altro riconoscimento per la migliore composizione va al coro di Siurgus Donigala diretto dal maestro Felice Cassinelli.

Già da diversi anni la kermesse nata nel 1987 premia e riconosce l’impegno di tante formazioni corali sarde che hanno il merito di divulgare la tradizione canora dell’isola sui palcoscenici nazionali e internazionali. Non solo a Nuoro, ma ormai in tutta la Sardegna, infatti, il fenomeno corale continua ad essere in rapida evoluzione anche grazie all’impegno e alla dedizione dei maestri della cosiddetta “nuova generazione”. Federico Di Chiara (classe 1985), ad esempio, vero e proprio “globetrotter” del settore, cresciuto sotto l’ala del grande maestro Tonino Puddu, oggi scrive, compone e dirige non solo a Ortueri ma anche il coro Mediana di Meana Sardo e il coro Gli Amici del folclore di Nuoro.

Un premio storico e fortemente ambito come quello consegnato alla Biennale di Ozieri continua a nobilitare anche il percorso intrapreso dalle formazioni di Gavoi e Orosei, affermatesi nell’ultima edizione del concorso così come nell’immaginario collettivo corale grazie all’impegno e alla dedizione di tanti appassionati cantori. Rivisitazioni, esecuzioni tradizionali e inedite continuano a riempire le pagine già ricche del loro repertorio.