Le ruspe abbattono il rudere in cui morirono i due ragazzini di Nuoro
I lavori sono iniziati in queste ore in seguito alla decisione del gip
Nuoro È iniziata stamattina la demolizione del rudere sotto il cui crollo, il primo aprile dello scorso anno, erano morti Patrjk Zola e Ythan Romano, due ragazzini di 13 e 15 anni. La demolizione è stata decisa dai 13 proprietari del rudere, per i quali il gip del tribunale di Nuoro aveva disposto l'archiviazione in ordine alle accuse di omicidio colposo.
Secondo le risultanze della perizia, accolta dal gip, quel rudere era fatiscente ma non pericolante: non lo era, prima che i due adolescenti iniziassero una sistematica opera di demolizione, che aveva irrimediabilmente causato l'indebolimento strutturale che portò al crollo. I proprietari, che non risiedono in città e sono diventati tali per effetto di eredità, hanno accolto le raccomandazioni del gip sulla necessità di mettere in sicurezza il rudere, la cui pericolosità è ormai diventata nota.
