La Nuova Sardegna

Olbia

Telti piange per Gabriele

Tiziana Simula
Telti piange per Gabriele

Il funerale del bimbo annegato a Razza di Juncu

28 luglio 2009
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TELTI. Il paese vestito a lutto piange Gabriele, ragazzino educato e coraggioso, «un granellino di senape che era già un albero». Piange per quel gioco finito in tragedia, per quella passione per il mare che gli ha rubato la vita. Una disgrazia. Un incidente, dicono le indagini.

Nessuna irregolarità nel posizionamento delle boe che delimitano l’area balneabile nello specchio di mare di Razza di Juncu, dove Gabriele Doddo ha perso la vita, è stata riscontrata dai carabinieri e dalla Guardia costiera di Porto Cervo, a cui la magistratura ha affidato le indagini. La cima che collegava la boa col corpo morto dov’è rimasta impigliata la caviglia del piccolo dodicenne era legata regolarmente, nessuna situazione di pericolo è emersa dagli accertamenti compiuti sulle boe, posizionate a una cinquantina di metri dalla spiaggia, in un tratto di mare profondo circa tre metri. È lì, che l’altro ieri il ragazzino, figlio di Francesco, il bagnino del Cala di Volpe, stava nuotando insieme al cugino, è lì, che a un certo punto mentre stava sott’acqua, non è più riuscito a risalire trattenuto dalla cima che gli si era avvolta intorno alla caviglia.

Una morte straziante come l’ultimo saluto dei suoi amici che hanno atteso l’arrivo della bara bianca con indosso la maglia dell’Us Telti, la squadra di calcio con cui giocava e in mano una rosa candida. Come la lettera dei suoi compagni di scuola, «anche se non ci sei più, per noi sarai sempre il solito ragazzino generoso, solare e coraggioso». Come la parabola del granellino di senape invocata da don Mauro Moretti per cercare di fare coraggio a una famiglia dilaniata dal dolore. «Chiedo a lui l’aiuto per poter dire una parola di vita in un momento buio come questo, a Gabriele il cui nome vuol dire forza di Dio. È lui, che darà a tutti la forza».

Il silenzio attraversa la chiesa e raggiunge il grande piazzale di Santa Vittoria, affollato come non mai: amici, parenti, conoscenti sono arrivati da Monti, Arzachena, Olbia. L’intero paese si è stretto intorno alla famiglia. Un paese in lutto, che ha chiuso le porte di casa e abbassato le serrande dei negozi per andare a salutare quel viso d’angelo che giocava per le strade, in bici e col pallone. «Era molto educato e maturo», lo ricorda il sindaco Matteo Sanna, che ha proclamato il lutto cittadino e annullato l’appuntamento col carnevale estivo in programma sabato. «Quando una comunità come la nostra perde un bambino, è un dolore immenso per tutti».
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