La Nuova Sardegna

Olbia

Una festa «Fra il sacro e il profano»

Alla chiesa di Santa Mariedda riti sacri e concerto di Finardi e degli Istentales

18 settembre 2012
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OLBIA. Un tempo la chiesetta di Santa Mariedda era il punto d’incontro dei pastori di Buddusò, Alà e Bitti che venivano a far pascolare le loro greggi nelle campagne della Gallura. Un simbolo della transumanza che, quando molti pastori e le loro famiglie si sono stabiliti a Olbia, si è trasformata nel ritrovo dei nuovi cittadini. Oggi quella chiesetta alle porte di Olbia, rimessa a nuovo grazie a un restyling voluto dal ministero e dalla Provincia, sarà teatro di una serie di eventi che ricorderanno, appunto, i periodi della transumanza. Una due giorni organizzata dall’associazione Istentales col contributo economico – 15mila euro – della Provincia. “Fra il sacro e il profano” – questo è il nome della kermesse – si svolgerà sabato e domenica nel santuario di Santa Mariedda: il clou sarà il concerto degli Istentales con Eugenio Finardi. «La chiesa di Santa Mariedda _ ha spiegato ieri Gigi Sanna, il leader degli Istentales _ ha una storia molto affascinante. Era il punto in cui si incontravano i pastori in arrivo dall’interno. Gente che poi si è fermata a Olbia, dove ha preso casa e ha fatto crescere i figli». E proprio i bambini saranno tra i protagonisti della kermesse. «Ci saranno i miei alunni di Murta Maria _ ha aggiunto Mariella Sanna, sorella di Gigi e suo bracico destro nell’associazione Istentales _. Ballerano lo scottis e “su ballu tundu”, ma avranno anche la possibilità di ascoltare i racconti degli anziani e, quindi, di conoscere la storia dei loro antenati». La due giorni di eventi inizierà sabato alle 18 con il vespro solenne accompagnato dal coro Amici del Folklore. Alle 19 si terrà l’incontro “Contos de fochile”, in cui gli allevatori Pietro Addis, Quirico Bacciu, e Giovanni Pietro Pedes racconteranno la loro storia di pastori all’epoca della transumanza. Seguirà l’intervento dell’archeologa Paola Mancini. Alle 21 si esibiranno i Mamuthones di Mamoiada, seguiti alle 22 dal concerto di Eugenio Finardi con gli Istentales e gli Amici del Folklore. L’indomani alle 10 ci sarà la celebrazione della messa con la partecipazione del coro di Golfo Aranci e degli artisti Davide Guiso e Francesca Lai, mentre alle 22 la kermesse si chiuderà col concerto della band Il Volo. La manifestazione “Fra il sacro e il profano”, arricchita dall’esposizione di produzioni tipiche del territorio artigianali e culinarie, sarà anche l’occasione per inaugurare la chiesetta dopo il restauro, costato 250mila euro. «Dopo Santa Mariedda _ ha concluso il presidente della Provincia, Fedele Sanciu _ i nostri prossimi obiettivi sono San Vittore e Spiritu Santu».(al.pi.)

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