La Nuova Sardegna

Olbia

Ambiente, le Bocche di Bonifacio diventano parco marino

Ambiente, le Bocche di Bonifacio diventano parco marino

Sottoscritta in Corsica da Italia e Francia la nascita del Gruppo europeo di cooperazione territoriale, per unire le esperienze del parco nazionale dell’Arcipelago dellaMaddalena con quella della riserva naturale delle Bocche di Bonifacio

07 dicembre 2012
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BONIFACIO (CORSICA). Muove i suoi primi passi il Parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio. Oggi in Corsica, Italia e Francia hanno sottoscritto la nascita del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect), una struttura permanente transfrontaliera, novità assoluta in Europa, che unisce le esperienze del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, istituito nel 1994, con quelle della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio, nata nel 1999. Sono stati i vertici delle rispettive zone protette, Giuseppe Bonanno, presidente del Parco della Maddalena, e Pierre Ghiona, a capo dell’Ufficio per l’Ambiente della Corsica, a firmare la convenzione e lo statuto del nuovo Parco. «Ci occuperemo di gestione in un’ottica di collaborazione costante - spiega Bonanno - ma i due parchi manterranno la propria autonomia. La società costituita oggi contribuirà a rafforzare gli scambi e proporre soluzioni condivise e adatte a un territorio che presenta caratteristiche comuni, tutto questo al servizio della tutela dell’ambiente e nell’interesse delle persone che vi vivono». Si intrecceranno così informazioni sull’agri-fauna e il pescato, i flussi turistici e gli eventi culturali, sino a condividere una strategia per non intaccare il precario equilibrio dello specchio acqueo che divide la Corsica dalla Sardegna. Sulla carta, la delimitazione del nuovo Parco va dall’isola di Mortorio, nel comune la Maddalena, fino alla costa sud della Corsica. Obiettivo prioritario del Gruppo europeo sarà quello di promuovere progetti volti alla valorizzazione e al miglioramento della sicurezza marittima all’interno dello Stretto, un’area già percorsa da oltre 3.500 navi mercantili, con 16.000 ettari di prateria di Posidonia oceanica, 2.000 specie animali e vegetali catalogate, delle quali 400 protette, e ben 1.500.000 di visitatori nel periodo estivo. Ma c’è anche l’ambizione di ottenere la designazione delle Bocche di Bonifacio come Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco. L’idea di creare un Parco marino internazionale tra la Corsica e la Sardegna ha fatto la sua comparsa nei primi anni ’90 del XX secolo, in un contesto del tutto peculiare, che si scontrava da un lato con l’assenza di strumenti giuridici specifici per la creazione di aree protette marine e transfrontaliere e, dall’altro, con l’esistenza di uno Stretto allora intensamente sfruttato per la navigazione internazionale e privo di particolari vincoli ambientali. Dopo alcuni passaggi in sede nazionale ed europea, si è giunti all’istituzione di due autonomi parchi: ora la prima pietra per dare vita ad una grande aree marina protetta in una delle zone più sensibili del Mediterraneo.

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