La Nuova Sardegna

Olbia

Batosta di Equitalia a una novantenne

di Angelo Mavuli
Batosta di Equitalia a una novantenne

Una cartella da 365 euro per i rifiuti. La donna è invalida, il vicesindaco: «Non è l’unico caso, spero cambi qualcosa»

12 marzo 2013
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TEMPIO. Una signora tempiese di 90 anni, impossibilitata a muoversi e assistita da una badante, si è vista recapitare da Equitalia un avviso di pagamento di 365 euro, per “tassa di smaltimento rifiuti e tributo provinciale”.

Tutto nella piatta norma di un atto burocratico e nulla da eccepire, questa volta, sull’operato della tanto vituperata agenzia di riscossione. «Purtroppo - spiega Gianni Monteduro, assessore ai Servizi sociali -, il caso della signora non è l’unico. Sono diversi e numerosi, infatti, i cittadini che hanno segnalato ai servizi sociali e anche al sottoscritto quella che potrebbe sembrare un’anomalia e che invece rientra perfettamente nella fredda norma burocratica. Il parametro per la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani - spiega ancora il vice sindaco -, si basa principalmente sui metri quadri che compongono l’appartamento». In effetti, nel caso specifico, la signora, un tempo arzilla e benestante, abita in una bella palazzina «che poi - racconta -, è andata svuotandosi ogni di giorno di più. Con la morte di mio marito, con l’età e i malanni sempre più gravosi - dice ancora la signora - ho dovuto chiudere molte porte della casa, per rintanarmi infine in questo soggiorno che è anche la mia cucina e la mia camera da letto. Qui dentro - prosegue la signora, che non vuole andare ad abitare con qualcuno dei suoi figli -, c’è la mia vita, i miei ricordi, i miei affanni ma anche i miei momenti felici». La burocrazia però non ha una vita. Ha solo regole dove non sono contemplati i ricordi, gli affanni e le gioie. In questo caso ha un metro al posto delle mani e una calcolatrice al posto del cuore. Ad ogni metro quadro di casa corrisponde una cifra da sborsare e poco importa se di quei duecento metri quadri, ne vengono occupati solo dodici. « Ora come ora - conclude Gianni Monteduro - l’amministrazione è impotente. Spero possa cambiare qualcosa il prossimo anno, con il passaggio alla “Tares”, la trasformazione cioè da “tassa” in “tariffa”, quando, nel calcolo dell’importo da pagare per lo smaltimento rifiuti, si terrà conto, oltre che dei metri quadri della casa, anche di diversi altri parametri».

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