La Nuova Sardegna

Olbia

Consiglio, passa il Bilancio tra le polemiche

Consiglio, passa il Bilancio tra le polemiche

Sotto accusa i finanziamenti per salvare la Berta Minore e l’idea di introdurre la tassa di soggiorno

01 ottobre 2013
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OLBIA. La Berta minore ruba la scena nel Consiglio comunale sul Bilancio. La querelle sulla specie protetta infiamma l’aula. L’opposizione, Marco Piro, Angelo Cocciu e Pietro Carzedda, criticano il Comune perché ha investito 350 mila euro per sostenere un progetto ambientale europeo a Tavolara sulla protezione della Berta Minore. Dall’Europa arrivano 500mila euro. L’assessore all’Ambiente Giovanna Spano spiega che si creano con un piccolo investimento nuovi posti di lavoro e si partecipa a un progetto mondiale. Ma l’opposizione contesta la scelta. A gettare sale sulle ferite ci pensano gli stessi consiglieri di maggioranza. L’assessore Ninni Chessa presenta il Bilancio. Come spiega è del tutto tecnico, condizionato dai tagli del governo. Si è passati dai 7 milioni del 2011 ai 600 mila euro del 2013. «I margini di manovra sono strettissimi – dice Chessa –. Per questo abbiamo puntato a garantire i servizi ai cittadini, ma non avevamo possibilità di pensare allo sviluppo». Critico il consigliere Tonino Pizzadili. «Il Bilancio si poteva approvare prima – accusa –, e in ogni caso io vedo solo l’aumento delle tasse. Ci sono 500mila euro in più di Tares. E se devo essere onesto le risorse per la Berta le avrei utilizzare per dare una mano a chi è in difficoltà». Caustico Giovanni Casalloni, Pdl. «Ho apprezzato il vostro cambio di marcia. Avete innestato la retromarcia».

Il bilancio da 104 milioni di euro è fatto più di tagli che di spese. E anche per questo il presidente della commissione Finanze, Gianni Urtis fa una proposta choc. «Dal prossimo anno, come concordato con l’assessore Chessa – dice Urtis –, ci sarà un bilancio diverso. Ripensato nella filosofia di fondo, in cui sarà necessario prendere scelte coraggiose. Io ne faccio già una ora. Mettiamo la tassa di soggiorno. Lo stato non dà più risorse, e i comuni che la hanno applicata, come Pula e Villasimius, riscuotono i profitti». La proposta spacca l’aula, con l’opposizione che minaccia battaglia dura e una parte della maggioranza che sembra gradire la proposta. Il dibattito si trascina fino alla notte. I sette emendamenti dell’opposizione vengono bocciati uno dopo l’altro e la maggioranza riesce a portare a casa l’approvazione del bilancio. (l.roj)

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