La Nuova Sardegna

Olbia

Lo sfogo degli sfollati di Olbia: perché non ci hanno avvisato?

Lo sfogo degli sfollati di Olbia: perché non ci hanno avvisato?

Rabbia e disperazione tra coloro che sono tornati nelle loro case per salvare il salvabile. Il ministro Orlando: gli sfollati sono 2700

19 novembre 2013
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OLBIA. È tanta la disperazione degli abitanti di Olbia colpiti dalla alluvione. Mentre tentano di salvare il salvabile in una marea di fango che ha invaso le case del quartiere di Sant'Antonio, si sfogano: «Nessuno ci ha avvisato - accusa una insegnante - non si era mai vista tanta acqua a Olbia, ma se questa è una zona a rischio perché nessuno ci ha avvisato? Dovevano dirci da ieri di non uscire di casa. Io ero a scuola quando è successo il disastro e non potevo tornare a casa. Ora abbiamo perso tutto, chi paga i danni?».

Nei quartieri periferici di Olbia, dove l'alluvione ha fatto vittime e dispersi, nonostante il sole di questa mattina, si guarda il cielo con preoccupazione. Centinaia di persone sfollate, dopo aver dormito in alberghi e case di amici e parenti, questa mattina sono tornate nelle proprie abitazioni per tentare di salvare il salvabile, ma una marea di fango ha distrutto tutto ciò che c'era dentro le case ai primi piani e negli scantinati. La disperazione è tanta, per chi ha visto svanire in pochi attimi i suoi averi: «In questa strada è morta un'anziana - raccontano in lacrime gli abitanti di via Lazio - e abbiamo vissuto momenti di vero terrore, ieri sera». La denuncia è unanime: «Perché non siamo stati avvisati in tempo?». «Ma questa è Protezione civile o incivile?» domanda una donna mentre fa la conta dei danni nella sua casa. «Vivo a Olbia da 40 anni - racconta - non avevo mai visto una cosa del genere, è peggio dell'alluvione del '78. Ma se queste sono zone a rischio, vicino ai fiumi, perchè ieri la Protezione civile non ha fatto nulla per avvisarci? Ho sentito dire - accusa la donna - ma spero non sia vero, che è stata aperta la diga del Liscia, se fosse così sarebbe davvero terribile, perchè qui è arrivata una marea d'acqua, una cosa che non si era mai vista».

Sono 2.700 le persone sfollate che si trovano «in strutture dei comuni, alberghi o parenti». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, durante l’informativa alla Camera. Il ministro ha spiegato che «Olbia e Nuoro sono le zone più colpite. A Torpè, che è il comune con più criticità, sono state evacuate 500 persone e nel centro di Olbia ci sono centinaia di sfollati che hanno trovato riparo in alberghi».

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