La Nuova Sardegna

Olbia

Rio San Nicola, il canale era una trappola

di Marco Bittau
Rio San Nicola, il canale era una trappola

L’opposizione: «Prima del ciclone il Comune aveva demolito le sponde di granito lasciando solo pareti di terra battuta»

06 febbraio 2014
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OLBIA. Sin dal primo momento, dopo la tragedia del 18 novembre, l’attenzione era caduta sui canali che attraversano la città. Sulle manutenzioni in corso e su quelle mai fatte. E sulle tonnellate di rifiuti che impedivano il regolare deflusso dell’acqua. Tutti elementi inclusi in uno dei capitoli dell’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Tempio dopo l’alluvione. Adesso, due mesi dopo, il caso dei canali a rischio ritorna prepotentemente d’attualità. Si parla del rio San Nicola e si parla, soprattutto, dei lavori effettuati dal Comune che pochi giorni prima dell’alluvione aveva abbattuto le robuste sponde in granito del canale lasciando inconsistenti pareti in terra battuta smossa esposte alla furia dell’acqua.

L’iniziativa politica è dell’opposizione: una interrogazione al sindaco (con tanto di documentazione fotografica) è stata protocollata ieri dai consiglieri comunali di Forza Italia Marco Piro, Tiziano Pinna, Pietro Carzedda, Valerio Spano, Giovanni Casalloni e Francesco Sanciu. «La nostra richiesta – spiega il capogruppo Marco Piro – vuol fare chiarezza sui lavori eseguiti dall’amministrazione. Durante la loro esecuzione, il 5 novembre scorso, avevo fatto un sopralluogo in seguito a una segnalazione ricevuta dagli abitanti del quartiere, evidentemente preoccupati. Purtroppo le loro perplessità hanno avuto riscontro dopo pochi giorni, il 18 novembre». «A questo punto – aggiunge Piro – è lecito chiedersi se le conseguenze devastanti dell’alluvione sarebbero state meno gravi se questi lavori non fossero mai stati iniziati. Infatti, il rio San Nicola durante la piena ha esondato e distrutto gli argini del fiume proprio nei punti dove si stavano eseguendo i lavori, mentre dove le vecchie sponde non erano state rimosse la sezione del fiume è rimasta tale e quale».

I consiglieri comunali d’opposizione al sindaco pongono alcune semplici domande: quali sono le cause che hanno indotto l’amministrazione comunale a eseguire quei lavori in autunno, cioè nella stagione delle piogge? Quale scelta tecnica è stata individuata nel progetto per sostituire le vecchie e solide sponde in granito? Cosa succederà adesso in quel canale? I I lavori saranno interrotti e si cambierà progetto? Infine, sarà tutelata l’incolumità dell’abitato?

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