La Nuova Sardegna

Olbia

Ambulanti in rivolta contro il Comune: «Festa? No, un danno»

di Stefania Puorro

San Simplicio, i venditori di panini e bibite si ribellano: tre postazioni autorizzate dentro il parco, non ci stiamo

13 maggio 2014
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OLBIA. Ambulanti in rivolta. Sono i venditori con bancarelle al seguito che da questa mattina si sistemeranno lungo via Galvani, nei posti loro assegnati, in occasione della festa di San Simplicio. A protestare sono 41 ambulanti (non tutti,quindi): quelli cioè che vendono panini e bibite e che piazzano tavolini e sedie per offrire punti di ristoro temporanei ma confortevoli. Ieri, però, un imprevisto inaspettato ha fatto scatenare la lamentela. E così, tutti insieme, si sono presentati davanti al cancello del Fausto Noce (di fronte al maneggio) per far sentire la loro voce.

«Il punto è questo: abbiamo saputo quasi per caso che il Comune ha autorizzato il comitato San Simplicio a sistemare tre postazioni per la vendita di bibite e alimenti all’interno dell’area del parco, dove ci sono le giostre e dove viene allestito il palco per eventi e concerti. La zona, cioè, dalla quale tre anni fa siamo stati allontanati. E’ dunque un provvedimento assurdo e ingiusto. Non è una guerra contro il comitato San Simplicio, sia chiaro. Ma l’amministrazione non può concedere un’ autorizzazione per pochi lasciando fuori gli altri. Sì, perché i banchetti del comitato lavoreranno tantissimo e per noi sarà un disastro. Tra l’altro - proseguono gli ambulanti - c’è pure un regolamento, a tutela del verde, che impedisce ai mezzi gommati di entrare all’interno del parco. Ma con questo via libera, lo stesso regolamento non viene rispettato. Sarebbe stato invece corretto permettere al comitato di vendere bibite e panini negli stessi posti degli altri. La maggior parte di noi ha subìto gravissimi danni a causa dell’alluvione, e questa “concorrenza” peggiorerebbe non poco la nostra situazione. Di più. Se avessero concesso al comitato di vendere cozze all’interno dell’area del parco, non avremmo detto nulla. Ma così ci tolgono il lavoro. E non ci stiamo. O tutti dentro, o tutti fuori. Altrimenti domani(oggi per chi legge ndr) entrereremo nell’area privilegiata con camion e furgoni, oppure ci incateneremo» .

Gli ambulanti hanno fatto anche un po’ di conti. E se il problema non si risolve (ieri a tarda sera c’è stato un incontro con alcuni amministratori), il conto finale lo presenteranno al Comune. «Abbiamo pagato quasi 600 euro di suolo pubblico, altri 400 scarsi per l’allaccio elettrico e abbiamo speso tanti altri soldi per fare la spesa. Partiamo, dunque, con un bilancio in rosso. E non vorremmo ritrovarci completamente in ginocchio proprio in una circostanza che dovrebbe regalarci un po’ di respiro».

Arriva anche una proposta provocatoria, da parte degli ambulanti. «Pur di avere un’area all’interno del parco, saremmo disposti a unirci sotto un unico grande gazebo. Non va bene neppure così? Allora sarà battaglia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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