La Nuova Sardegna

Olbia

Giovane aggredito da banda di teppisti

di Angelo Mavuli
Giovane aggredito da banda di teppisti

È la stessa vittima a raccontare l’accaduto: «Chiudere i locali? No, bisogna che alcune famiglie controllino di più i figli»

14 maggio 2014
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TEMPIO. «Se la movida tempiese dei fine settimana si sta imbarbarendo, la colpa non è sicuramente dei gestori dei locali, nessuno dei quali può essere additato come irrispettoso delle regole, quanto piuttosto di quei ragazzi imbecilli che, loro sì, non rispettano le regole e delle loro famiglie che li lasciano al pascolo brado». Questo il commento di un giovane cittadino tempiese alla sortita di Romeo Frediani che dopo l’ennesimo “sabato bestiale” e il degrado in cui il centro storico era stato lasciato, aveva annunciato «Tolleranza zero, contro quei pochi gestori, che non rispettano le regole» e «contro gli incivili che non riconoscono gli altrui diritti». Aggredito sabato scorso “da un gruppo di ragazzi strafatti”, l’autore della nota, si è trovato, suo malgrado, al centro di una rissa. «Anziché chiudere i locali, come qualcuno invoca - dice lo scrivente -, (che non nominiamo per ovvie ragioni di sicurezza), bisognerebbe chiudere gli incivili nelle loro case e sensibilizzare le famiglie a un maggior controllo dei loro figli». Le reazioni, (peraltro ipotizzate dallo stesso Frediani al momento delle sue ultime esternazioni sull’argomento), non si sono fatte quindi attendere e già per i prossimi giorni, ne sono state annunciate delle altre. In attesa delle riunioni e degli incontri che il sindaco, sempre nella sua intervento sul “sabato bestiale” scorso, aveva detto di voler convocare con immediatezza già nel corso di questa settimana. L’annuncio del sindaco, molto turbato dalle notizie che gli erano pervenute di prima mattina, domenica scorsa, non si limitava però a promettere solamente una generica “tolleranza zero”. “Per raggiungere lo scopo, aveva detto Frediani, «è intendimento dell’amministrazione, chiarire con tutti gli esercenti e con la polizia locale, le regole della Ztl, le norme per l’allestimento dei tavolini all’esterno dei locali e per l’emissione della musica sia all’interno che all’esterno». Problema quest’ ultimo di non poco conto, oggetto di una lunga polemica, lo scorso anno, all’interno della giunta. Il sindaco, aveva auspicato anche regole certe e l’osservanza scrupolosa delle stesse da “entrambe le parti”.

Da parte degli esercenti cioè, ma anche da parte della polizia locale. Senza interpretazioni personali da parte di taluni ma anche senza atteggiamenti psicologicamente persecutori da parte di qualche altro. Romeo Frediani che aveva annunciato di voler interessare dell problema anche la prefettura, aveva dichiarato di voler coinvolgere della questione anche le forze dell’ordine operanti in città. Fra i commenti ai fatti di sabato, qualcuno si chiede anche dove sia finito il progetto di video sorveglianza della città, irrealizzato e chiuso da tempo nel cassetto dell’assessore Agostino Madarese. Questa però è un’altra storia tempiese, tutta da raccontare.

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