La Nuova Sardegna

Olbia

Rinagghju e il suo degrado, è polemica

di Angelo Mavuli
Rinagghju e il suo degrado, è polemica

Anche il consigliere Giuseppe Pirinu interviene sul caso: «Una concessione virtuale? Non solo, i problemi sono tanti»

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TEMPIO. «Il degrado, l’abbandono, i vandalismi e i furti, registrati quotidianamente, ai danni del compendio di Rinagghju, sono l’emblema del fallimento dell’attuale giunta».

E’ l’incipit di un comunicato stampa del consigliere comunale Giuseppe Pirinu, nel primo anniversario della “concessione virtuale” del compendio di Rinagghju, alla Parrocchia del Sacro Cuore. «Annunciata a maggio dell’anno scorso, la concessione, (di cui le minoranze consiliari e lo stesso Consiglio comunale non sono mai state investite), - scrive Pirinu -, l’atto, in un anno, non è stato concretizzato. Nel frattempo però l’amministrazione, anziché curarsi del compendio, se non altro ripulendolo e soprattutto sottoponendolo ad accurata vigilanza, se n’è disinteressata totalmente. Così come aveva fatto l’Ati. La concessionaria con la quale la giunta Frediani, aveva rescisso il contratto. Ho voluto sincerarmi di persona - racconta ancora il consigliere Pirinu -, delle voci e delle notizie che circolanoin città, sulle distruzioni, sulle ruberie, sui vandalismi di cui il compendio è fatto oggetto. Lo avevo già visitato, quattro anni fa, quando fui eletto consigliere comunale, ero stato sul sito anche subito dopo la rescissione del contratto Ati. La situazione mi preoccupò parecchio. Quanto però ho visto e fotografato ieri, in una intera giornata, mi ha fatto male e mi ha fatto vergognare. Sia come concittadino di tali e tanti vandali sia come consigliere comunale, per non essermi reso conto finora, di quanto grave fosse la situazione, di quanti soldi abbiamo consentito venissero buttati al vento, di quanto tempo abbiamo perso come amministratori. Oltre che vergognarmi -, scrive ancora Pirinu -, ho sentito in me anche una grande rabbia. Come è possibile, mi chiedo, che una giunta, che pur conoscerà la situazione, non abbia concluso in tempi leciti ( un anno fa) la concessione al Sacro Cuore? Avremmo avuto se non altro la guardiania. E dal momento che questo, per misteriosi motivi non è avvenuto, perché il compendio non è stato protetto in alcun modo? Chiedo a Frediani di non voler rispondere con un comunicato annunciando un inutile “cantiere verde”. Ci vuole ben altro. Lo pregherei piuttosto, da persona onesta quale è, di voler prendere atto del fallimento e di voler trarre le giuste conclusioni. Per il suo bene ma anche per il bene di Tempio e per Rinagghju devastato».

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