La Nuova Sardegna

Olbia

Soru: «Si esce dalla crisi con l’Europa solidale»

di Giampaolo Meloni
Soru: «Si esce dalla crisi con l’Europa solidale»

Il candidato del Pd della Circoscrizione Sicilia Sardegna in città per il voto del 25 Gian Piero Scanu: presto lavori del San Raffaele se finiranno le resistenze interne

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OLBIA. «Questa Europa che ci è stata consegnata dalla guerra, che è costata cinquanta milioni di morti e sofferenze immani, deve essere salvata e migliorata, non gettata via sotto le spinte del non voto». Renato Soru fa tappa in città nel tour della campagna elettorale che lo impegna come candidato del Pd nella Circoscrizione Sicilia-Sardegna. Parla poco meno di un’ora davanti a duecento persone e punta con determinazione sui valori fondanti dell’unità istituzionale e politica: la pace e la solidarietà. Elementi decisivi per «costruire questa grande comunità», sui quali il Pd e il centrosinistra «devono dare un’altra prova di unità, come è stato per l’elezione di Pigliaru e per questa mia candidatura».

La discriminante. È subito chiara: «Il voto per l’Europa non è un referendum Renzi-Grillo: è una grande prova di democrazia, perché le istituzioni vanno difese». Non si tratta di un’entità intangibile ma, insiste Soru, di un luogo «nel quale gli uomini materializzano il bisogno di stare insieme, di costruire insieme un mondo migliore». Né, del resto, è un mondo lontano: «L’Europa non è un altrove, è già qui. I nostri figli sono già in Europa, hanno studiato in altri paesi, sono partiti per lavorare, sono rientrati, hanno costruito famiglie». È un luogo dell’econimia: «Le imprese sono già in Europa, tutti i giorni, vendono i loro prodotti, conquistano mercati». È anche lo strumento per potenziare l’economia e il lavoro: «Dobbiamo utilizzare di più e meglio i fondi europei. Del resto il presidente della Regione, i Comuni che cosa devono fare se non trovare e spendere quelle risorse che sono ormai le uniche disponibili?».

L’euro. Così Soru risponde a chi punta sulla rassegnazione: «Non è questa la strada. Dobbiamo trasformare il disagio in un impegno per uscire dalla crisi. L’Europa non è una distrazione ma la strada per uscire dalla crisi». Lo conferma con un richiamo alla situazione locale: «La riscoperta agricola della Gallura nasce dal sostegno dei fondi europei».

Pieno contrasto con chi alimenta e sostiene la guerra allamoneta unica. «L’euro ha salvato la stabilità finanziaria dello Stato e impedito il collasso delle imprese. Gli imprenditori non chiedono aiuto per essere impoveriti ma sostegno per imboccare la ripresa, questo è possibile con ’euro».

Il rigore. Un altro modo di intendere le misure necessarie al giro di boa: «Quella del blocco totale, della paralisi imposta ai Paesi in difficoltà è l’idea di Europa del centrodestra. Certo, sì al rigore ma al rigore intelligente, che favorisca il percorso per lasciarci alle spalle la crisi». Infine l’immigrazione: «L’Europa non può voltarsi altrove e ignorar ciò che accade dall’altra parte del Mediterraneo».

La sanità. Soru è stato introdotto da brevi interventi del consigliere regionale Giuseppe Meloni e del parlamentare Gian Piero Scanu. È stato proprio Scanu, rivendicando la paternità dell’idea dell’ospedale a Soru quand’era governatore, a preannunciare «la possibile ripresa dei lavori al San Raffaele tra qualche settimana». Prospettiva possibile ma non facile, ha spiegato con parole aspre. Occorre una condizione, ha detto Scanu: «Sarà possibile se si riuscirà a superare le resistenze di qualche esponente e qualche consorteria del nostro partito». Chiaro riferimento al segretario regionale Silvio Lai e all’assessore regionale della Sanità Arru..

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