La Nuova Sardegna

Olbia

Area marina a Capo Testa arriva anche il primo no

di Serena Lullia
Area marina a Capo Testa arriva anche il primo no

Protesta il Movimento pro territorio: «Chiediamo un incontro pubblico» Ma il 18 giugno il sindaco di Santa Teresa sarà a Roma per avviare l’istituzione

10 giugno 2014
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SANTA TERESA. Annuncia battaglia contro l’istituzione dell’area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone. Il Movimento sardo - Pro territorio affonda il progetto del ministero dell’Ambiente. Quattro nuove amp tra cui una a Santa Teresa. I guerrieri del mare sono pronti a impedire che gli spazi tra le onde diventino un parco. Il 18 di questo mese gli amministratori di Santa Teresa saranno a Roma per incontrare il ministro Gian Luca Galletti. Un faccia a faccia che darà il via ufficiale all’iter per la nascita dell’amp. «La comunità teresina ha appreso dai mass media che ancora una volta, da Roma, si vuole decidere per il suo territorio – dichiara Ulisse Murru, portavoce del Movimento sardo Pro Territorio –. L’attuale amministrazione, per quattro anni, ha tenuto sull’argomento il silenzio istituzionale. Allo stesso modo lo fece la giunta di Piero Bardanzellu. In tutto questo tempo non c’è stata una delibera, un incontro pubblico, un referendum, una presa di posizione. Vorremo capire con quale mandato il sindaco intende andare a Roma il prossimo 18 giugno».

Nel 1994 il primo tentativo. Dieci anni fa il primo tentativo di fare nascere l’amp di Capo Testa. Un esperimento fallito. «Durante la ribellione civile contro l’istituzione carbonara dell’amp di allora – ricorda Murru – fu raccolto un numero impressionante di firme. Non contro il parco in generale, ma contro certi modelli di gestione dettati dalla legge 394. Se quindi in 10 anni la legge non è stata mai modificata, i soldi pubblici sono sempre di meno, abbiamo un decennio di documentate esperienze negative di gestione di amp e parchi, non ne abbiamo parlato per tanto tempo, non capisco perchè ora, all’improvviso, spunti dal cilindro questa proposta?Ci sembra folle»

Un iter lungo. Il movimento anti-amp rassicura poi la popolazione. I tempi per la nascita del parco marino sono ancora lunghi. C’è tutto il tempo per smantellarlo. «Il ministero dell’Ambiente non può imporre l’istituzione di un Parco, o di una amp senza il coinvolgimento attivo del Comune e la sua completa adesione. Il Comune non può aderire senza aver adempiuto a certi passaggi, tra cui un confronto con la popolazione. Dopo 4 anni di amministrazione sarebbe bello e corretto un incontro pubblico durante il quale spiegare il nuovo piano di gestione del Sic scomparso, il parco internazionale, il progetto Pelagos, come sono stati spesi i soldi a Capo Testa».

Il sindaco. Il sindaco Stefano Pisciottu in realtà una posizione l’ha già espressa. In favore della nascita dell’amp. «È un risultato che noi come amministrazione abbiamo favorito – ha commentato all’ìndomani dell’annuncio del ministro –. Ci siamo mossi per riprendere il filo interrotto dieci anni fa. Credo che le prospettive siano diverse rispetto ad allora».

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