La Nuova Sardegna

Olbia

Rivolta antiparco: no all’area marina

Santa Teresa, il Movimento pro territorio contro il Comune «Perché dare per scontata l’istituzione? Prima si discuta»

27 giugno 2014
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SANTA TERESA. La prevista istituzione dell’Area marina protetta di Capo Testa -Punta Falcone continua a far discutere: che a Santa Teresa ci fosse un movimento contrario era d’altronde risaputo da anni. Sull’argomento è intervenuto Ulisse Murru del Movimento sardo Pro territorio, che qualche settimana fa aveva già preannunciato battaglia, specie dopo aver saputo del previsto incontro degli amminitratori teresini con il ministro Galletti, a Roma in programma il 18 giugno.

«In data 22 giugno – scrive Murru in una nota – la comunità teresina tramite comunicato stampa del Comune è venuta a conoscenza dei risultati della discussione avvenuta a Roma circa il famigerato argomento e di quanto si voglia rendere partecipe la popolazione, limitandosi a citare l’elenco dei presenti e l’elenco sommario dei passaggi istitutivi (più o meno già conosciuti) e relegando le conclusioni in 8 righe in cui si parla della bontà del progetto. Sinceramente – commenta – sembra un po' pochino». Murru afferma che «solo su un fatto si è completamente d'accordo con il sindaco: che il procedimento sarà lungo ed articolato. Ma vorremmo capire perché si ritiene di dover procedere, rischiando un ulteriore spreco di risorse pubbliche, se ancora non si è tastato il polso sull'argomento in maniera seria ed approfondita».

Murru contesta che in tutti i documenti si debba parlare di iter istitutivo avviato, dando a credere che la nascita dell’Amp sia ormai un fatto scontato, solo una questione di tempo: «Non sarebbe più realistico e corretto parlare di studi, discussioni, indagini valutative o preliminari sull'eventuale istituzione?»

E ancora «Ricordiamoci che il parere del Comune deve rispecchiare quello della comunità e in questa fase “esplorativa” è fondamentale sapere che una volta istituita l'Amp sarà solo Roma a decidere e che un Parco, una volta istituito, non può essere revocato. E sulla frase del Comune «ogni altra informazione di qualche "anti a prescindere" che affermi di decisioni già prese e vincoli preordinati è semplicemente falsa" risponde che «vincoli preordinati esistono già e sarebbero le limitazioni minime previste dalle tre fasce di zonizzazione, quindi dai limiti alla balneazione alla pesca e alla navigazione».

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