La Nuova Sardegna

Olbia

Case popolari, in campo 5 milioni

di Enrico Gaviano
Case popolari, in campo 5 milioni

Il consiglio comunale sollecita la Regione ad accelerare i tempi per la realizzazione di 40 alloggi

01 agosto 2014
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OLBIA. A Olbia c’è fame di alloggi popolari. E l’alluvione ha acuito un problema già drammatico. La spinta demografica che permette alla città di continuare a crescere mentre alti centri della Sardegna si spopolano, è uno dei fattori che contribuiscono ad aumentare l’allarme. Ieri il consiglio comunale, dopo lungo dibattito, ha approvato una delibera che chiede con forza la disponibilità della Regione Sardegna, anche attraverso l'Agenzia Regionale per l'Edilizia Abitativa (Area) di provvedere a fare finalmente gli investimenti nel Comune di Olbia che servano ad arginare la grave emergenza abitativa descritta. L’assessore comunale all’urbanistica, Carlo Careddu (Pd), ha ricordato come «Olbia continua a crescere, al ritmo di mille abitanti l’anno. Per questo c’è un aumento di richiesta di alloggi. Siamo fermi al 2002, quando il programma straordinario di residenza popolare, aveva stabilito la necessità di costruire 20 alloggi popolari. Quando siamo arrivati a guidare il comune nel 2011, dopo la richiesta di Area, abbiamo stabilito di assegnare gli spazi per altri 20 alloggi. Poi è arrivata l’alluvione e l’emergenza è diventata ancora più grave. Per questo abbiamo chiesto ad Area di trovare altri fondi per aumentare l’offerta». Nel frattempo ci sono in campo 5 milioni di euro. «Che saranno spesi – aggiunge Careddu –, dobbiamo solo aspettare che Area ci dica intanto come vuole realizzare questi 40 appartamenti».

Le opzioni sono diverse. «C’è una’area già assegnata – ricorda Giorgio Spano (Pd), presidente della commissione urbanistica – nella zona della rotatoria Auchan. Un’altra, dove servirebbe una variante alla destinazione d’uso, è presso il teatro Michelucci. Ma noi preferiremmo che, invece che creare dei ghetti dove ammassare 20 o 40 famiglie, i nuclei a cui verrà assegnato l’appartamento possano essere distribuite nel tessuto urbano. Per questo sarebbe meglio perseguire l’ipotesi che Area faccia un bando e acquisti appartamenti nel grande mare dell’invenduto. In questo caso si accorcerebbero notevolmente i tempi. In pochi mesi e a prezzi di mercato (circa 165 mila euro) si potrebbe dare subito una risposta concreta».

L’indicazione ha fatto storcere il naso alla minoranza. Marco Piro ha infatti detto che «il gruppo di Forza Italia vota a favore della delibera. Ma c’è molta confusione, incertezza. Non si fa una proposta concreta, la proposta secondo noi manca di efficacia».

Critico, dai banchi che dovrebbero essere della maggioranza, ma appaiono spesso e volentieri neutrali, il Centro democratico. «Questa delibera decide di non decidere – ha detto Gianni Urtis –,. E’ una delibera di rinvio e basta. Si guardi Alghero, dove il sindaco appena eletto in poco tempo ha chiuso l’accordo in Regione per utilizzare l’invenduto per l’edilizia popolare».

A Urtis ha risposto il sindaco Gianni Giovannelli. «Inutile dare patenti ad altri comuni, dire che sono più bravi di noi. Vediamo come va a finire e in quanto tempo avremo gli appartamenti. Noi ci stiamo muovendo con efficacia per dare risposte alla popolazione».

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