Lavori socialmente utili per chi guida ubriaco
Calangianus, la Giunta ha approvato lo schema di convenzione col tribunale Prestazioni d’opera a favore della comunità per scontare alcuni tipi di pena
CALANGIANUS. Chi è incappato nell’etilometro risultando positivo all’alcol mentre era alla guida sa bene quali conseguenze penali ed economiche devono affrontare coloro che non rispettano la legge: sanzioni pesantissime, superiori ai 20 mila euro, in grado di mettere in crisi una famiglia. Ebbene, anche la Giunta di Calangianus, come già altri Comuni, ha approvato lo schema di convenzione con il tribunale di Tempio per offrire una scappatoia a chi deve pagare il conto alla legge in casi simili a questo, commutando la pena nello svolgimento di lavori di pubblica utilità nel paese.
«Su mia proposta – spiega il vicesindaco e assessore ai servizi sociali, Fabio Albieri – abbiamo passato l’importante documento in Giunta. Siamo pronti alla possibilità di accogliere coloro che devono, in qualche modo, saldare i loro debiti con la giustizia, svolgendo lavori di pubblica utilità. Sappiamo che sbagliare è umano, può capitare a chiunque. Il giudice di pace può concedere la possibilità del lavoro di pubblica utilità solo su richiesta dell'imputato e noi veniamo incontro a chi sceglie questa opzione, spesso applicata nei casi di guida in stato di ebbrezza». Il lavoro di pubblica utilità non può essere inferiore a dieci giorni né superiore a sei mesi e consiste nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso enti pubblici o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato. La durata giornaliera della prestazione non può comunque oltrepassare le otto ore.
«Massimo cinque persone – dice Albieri – saranno a disposizione dei servizi sociali e dell’area tecnica e dovranno seguire le direttive dei responsabili di entrambi i servizi». Chi sceglierà di svolgere i lavori socialmente utili potrà essere impiegato nella cura del verde pubblico, nel decoro urbano, nel supporto agli uffici, nell’aiuto al centro di aggregazione sociale e tanto altro, anche tenendo conto delle peculiarità e caratteristiche lavorative individuali. «Il Comune ha dato la disponibilità ad accoglierli – chiude il vicesindaco –, ora perfezioniamo la convenzione e siamo pronti per partire».