La Nuova Sardegna

Olbia

I mufloni di nuovo sul Limbara: il progetto adesso è ben avviato

di Angelo Mavuli
I mufloni di nuovo sul Limbara: il progetto adesso è ben avviato

Si avvera il sogno degli animali simbolo della Sardegna in libertà nella montagna gallurese Nell’ex biblioteca comunale un incontro organizzato dall’Istituto regionale della fauna selvatica

08 novembre 2014
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TEMPIO. Della reintroduzione del muflone – già presente peraltro, da diversi anni, con 47 esemplari sul monte Limbara, solo all’interno di un parco – si è parlato ieri a Tempio nel corso di un incontro, organizzato dall’Istituto regionale della fauna selvatica e attività venatoria dell’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, rappresentato da Paolo Onida. L’incontro, che si è svolto nei locali dell’ex biblioteca comunale, avrebbe meritato sicuramente un pubblico più numeroso. Sicuramente per l’importanza dell’argomento, sotto molteplici aspetti (non esclusa l’utilizzazione, finalmente del Limbara), ma anche per la preparazione dei relatori e il fascino di un animale che, pur essendo il più rappresentativo della Sardegna, spesso però risulta anche il più sconosciuto.

Il progetto per la reintroduzione su larga scala ed in libertà è stato illustrato da Roberto Serra, medico veterinario dell’Ente foreste, responsabile degli aspetti veterinari e gestione della fauna selvatica nei territori gestiti nel servizio territoriale di Tempio e responsabile del progetto di reintroduzione. «Sono soddisfatto dell’incontro», dirà alla fine il veterinario che ha accompagnato la sua dotta relazione con ampi dettagli riccamente illustrati anche da fotografie dei mufloni e del sito, in località Curadureddu ai piedi del monte Limbara dove in questo momento sono alloggiati i mufloni.

Tutti d’accordo sulle finalità e sui contenuti del progetto. E tutti hanno chiesto anche un maggiore coinvolgimento. A tale scopo sono stati distribuiti anche dei questionari di valutazione che i cittadini potranno compilare e consegnare a Tempio al comando della polizia locale, all’Ufficio turistico di piazza Mercato oppure nella sede cittadina dell’Ente foreste in via Belluno. Al progetto (che ovviamente dovrà essere ancora ben studiato e valutato nelle sue molteplici sfaccettature), si oppongono invece con forza, l’associazione Movimento sardo pro territorio e l’associazione venatoria Caccia, pesca e ambiente che hanno già preannunciato per i prossimi giorni l’illustrazione delle ragioni del no. Il progetto, in estrema sintesi, viene da loro criticato e bocciato ritenendo che il muflone rappresenti un pericolo per le aziende agricole e non apporti alcun vantaggio economico, in quanto specie non cacciabile.

La presentazione del progetto approderà martedì prossimo a Berchidda dove verrà illustrato, con le stesse modalità di Tempio, presso l’auditorium comunale in piazza del Popolo. Si partirà alle 16 con una illustrazione alla popolazione in genere e alle 18 con i soli operatori del comparto agricolo – venatorio. Gli organizzatori si augurano ovviamente che i due incontri siano partecipati e che l’iniziativa trovi il consenso popolare, senza il quale il cammino diventerebbe irto di difficoltà.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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