La Nuova Sardegna

Olbia

Sughero

A Calangianus la sede di Retecork Italia

Pietro Zannoni
La produzione del sughero a Calangianus
La produzione del sughero a Calangianus

In arrivo la commissione esecutiva internazionale della rete dei territori europei produttori: presenterà ai comuni scopi e vantaggi dell'adesione all'organismo

13 novembre 2014
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CALANGIANUS. Retecork Italia avrà sede a Calangianus. La rete dei territori europei che producono sughero (è nata in Portogallo) ai apre all'Italia e alla Sardegna in particolare. Questi sono giorni importanti: lunedì e martedì sarà presente in Gallura la commissione esecutiva di Retecork internazionale per presentare ai partecipanti, tra cui tutti i sindaci dei Comuni a vocazione sughericola, le finalità e i vantaggi di questa operazione per l’isola, a partire dalla possibilità di partecipare ai bandi di finanziamento della Comunità europea. Dei quali, in caso contrario, si avvantaggerebbero altre nazioni. Interesse suscita lo statuto della costituenda Retecork Italia che, esaminato, dovrà essere approvato da chi si associa e che detterà le linee di lavoro della nuova associazione federata a Retecork internazionale.

L’amministrazione calangianese ritiene che si tratti di un aspetto importante perché è questo lo strumento cui i potenziali membri dovranno far riferimento. «Non c’è dubbio – ne è convinto l’assessore alle attività produttive di Calangianus, Pier Mario Inzaina – che si è davanti a una nuova prospettiva nell’affrontare le problematiche della forestazione, la quale non può prescindere dai finanziamenti europei che la Sardegna non può permettersi di perdere». Lo statuto prevede già che l’associazione Retecork Italia abbia la sede a Calangianus, quale sede del distretto sughero, in un locale messo a disposizione dal Comune per un periodo di tre mandati (nove anni in totale) e potrà essere trasferita per voto dell’assemblea.

Lo statuto evidenzia gli scopi di Retecork Italia: rappresentare e difendere gli interessi dei territori che hanno interesse nella valorizzazione del sughero, contribuire alla diffusione e alla promozione delle eredità culturale e patrimoniale che l’attività sugheriera ha lasciato nell’area e valorizzare la promozione dei boschi di sughero e le produzioni dell’economia ecocompatibili per garantire la permanenza dei produttori nel territorio. Un occhio di riguardo anche alla promozione dello sviluppo economico attraverso un’offerta turistica integrata valorizzando risorse naturali, storiche, culturali (museo) ed ambientali. I primi membri che parteciperanno saranno i soci fondatori dell’associazione Retecork Italia.

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