La Nuova Sardegna

Olbia

Una fetta del Limbara all’Ente foreste

di Pietro Zannoni
Una fetta del Limbara all’Ente foreste

Calangianus, Il Comune cede 180 ettari per valorizzare il patrimonio boschivo, creare percorsi naturalistici e aree di ristoro

11 dicembre 2014
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CALANGIANUS. Circa 180 ettari del Limbara,sul versante calangianese, che erano stati assicurati al patrimonio comunale dall’amministrazione guidata dall’allora sindaco Antonio Scano, sono stati ceduti per trent’anni, all’Ente foreste della Sardegna che dovrà prendersi cura del patrimonio agro silvo-pastorale e dell’immobile annesso, la baita di li Conchi.

Lo ha deciso il consiglio comunale, con voto unanime. «È una convenzione ben equilibrata fra Comune ed Ente foreste – ha detto il sindaco Giomartino Loddo – con onori e oneri ben distribuiti. Ora sarà una superficie ben delimitata con chiusure e valorizzata con ricerche d’acqua. Ma verranno anche riattivati i sentieri dei carbonai e le aree di ristoro. La verità è che per il Comune era impossibile valorizzare l’intera superficie. Ci sono zone di incomparabile bellezza da scoprire e da offrire agli escursionisti che meritano davvero di essere valorizzate. Siamo sicuri che ci saranno benefici per l’intera collettività (non solo calangianese) perché l’offerta naturalistica e paesaggistica è di primo livello. Collegare il nostro Limbara a quel magnifico percorso che è la ciclo pedonale della ex ferrovia Calangianus-Monti, significa inserirci in un circuito turistico che ci porta, grazie allesue tante richieste, a perseguire strade innovative. Poniamo le premesse per un uso diverso del Limbara, oggi fruibile solo dai cacciatori». Chi è orgoglioso di questo passaggi all’Ente foreste è Lollo Amadori che, da anni assessore all’ambiente, ha fatto da tramite fra amministrazione ed ente. Per lui questa convenzione è un sogno che si avvera. Per lungo tempo ha cercato, da assessore, anche di intervenire su quell’antico tratto dei carbonai dell’Ottocento a La trona- Trattoggja -Li conchi: 5 chilometri di strada che più irta non si può. L’accesso era sempre non agevole per i normali escursionisti. Quindi, 4 anni fa, aveva fatto costruire anche una baita. Sullo stesso tracciato, anni 80, si era realizzato un primo intervento con il sindaco Brigaglia, ma dopo un paio di anni le intemperie avevano vanificato tutto. «Sono molto soddisfatto di quanto ottenuto - ha detto Amadori – perché siamo sicuri che l’Ente foreste interverrà adeguatamente sul sistema viario di accesso e quindi su Trattogghja, Questa convenzione finalmente consegnerà a Calangianus, il suo versante di montagna. Abbiamo riservato al Comune, altri 70 ettari – aggiunge Amadori - perchè abbiamo intercettato un finanziamento regionale di 100mila euro: l’intenzione è che questa area sia interessata da interventi di pulizia del bosco e la società che vincerà questo bando dovrà assumere solo operai calangianesi, in questo momento senza lavoro. Un fatto importante più a livello sociale che ambientale e, quindi, di grande significato».

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