Il teatro senza gestione, ma il bando è in regola
L’amministrazione sul caso del Carmine dopo la bocciatura dell’unica domanda «Rispetto al precedente appalto, spunta la figura di un direttore organizzativo»
TEMPIO. Il bando per l’assegnazione del Teatro del Carmine non andato a buon fine, dopo oltre due mesi e mezzo di tempo impiegati per esaminare l’unica domanda di partecipazione pervenuta (quella della Cooperativa tempiese S&F, esclusa dalla gara perché mancherebbe nella documentazione “il requisito sul fatturato globale”), “è un bando che ricalca le direttrici di esecuzione del precedente appalto”.
A sostenerlo è l’amministrazione comunale che ha scritto un documento all’indomani di una dichiarazione del maestro Fabrizio Ruggero, (direttore artistico ed organizzativo della Cooperativa S&F), che aveva preannunciato con i suoi legali, “istanza di riesame al Comune per far rivedere la sua posizione e un ricorso al Tar, nel caso l’amministrazione reiterasse la sua decisione”.
«Rispetto al bando precedente, quello attuale - si legge nella nota - si arricchiva della presenza di un direttore organizzativo, finalizzata a ottimizzarne la gestione, attirando nuove rappresentazioni di qualità e nuove risorse finanziarie. In particolare i bandi di gara, soprattutto quelli da espletare mediante procedure aperte, risultano incardinati su schemi redatti, avendo riguardo alle direttive della soppressa Avcp., ora definita Autorità Nazionale Anticorruzione, che poco hanno di nebuloso ed irreale, dal momento che riportano in maniera chiara e logica le informazioni essenziali per garantire la più ampia partecipazione ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti, in termini di imparzialità, trasparenza e parità di condizioni. Per quanto concerne il malfunzionamento del sistema di gestione elettronica della gara d'appalto lo stesso è confermato dai provvedimenti governativi, che ne hanno disposto la sospensione fino al 1° gennaio 2015, nonostante fosse stato previsto il suo utilizzo già dal 1 luglio scorso».
Riferendosi poi alle lamentele sulle lungaggini dei tempi burocratici l’amministrazione afferma che: « I tempi e le modalità di espletamento delle gare sono dettati da specifiche e inderogabili previsioni di legge posti a garanzia dell'imparzialità e della trasparenza, alle quali i funzionari si attengono scrupolosamente. L’appalto - spiega ancora il comunicato (che non dice però quale sarà il futuro del Teatro del Carmine sotto questo aspetto) -, non è stato aggiudicato per mancanza di alcuni requisiti obbligatori pena l’esclusione».
A quanti si lamentavano per i bandi dell’appalto della mensa scolastica, del servizio di assistenza domiciliare e del servizio educativo distrettuale, banditi anteriormente a quello del Teatro e non ancora espletati, il comunicato informa che «il servizio della mensa scolastica è stato aggiudicato il 10 dicembre, che il servizio di assistenza domiciliare verrà affidato in questa settimana e che per il servizio educativo territoriale la commissione sta concludendo i lavori e a breve verrà disposto l'affidamento».
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