La Nuova Sardegna

Olbia

Tecleme: «Ecco la sanità d’iniziativa»

di Stefania Puorro
Tecleme: «Ecco la sanità d’iniziativa»

Il commissario straordinario della Asl 2 parla di una riorganizzazione dei servizi che metta al centro di tutto il cittadino

31 dicembre 2014
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OLBIA. Sanità, si cambia. Non più sanità d’attesa, ma sanità d’iniziativa. Ovvero: addio al sistema ospedalocentrico e spazio a una riorganizzazione che metta al centro il cittadino, “con l'azienda e gli specialisti che dovranno conoscere e intercettare i bisogni della popolazione, e individuare percorsi codificati di prevenzione, di cura e di riabilitazione”. Non solo. Previsto un ulteriore potenziamento dell’assistenza domiciliare e delle cure palliative.

Parte da qui, il neo commssario straordinario della Asl 2, Paolo Tecleme, per illustrare il suo mandato e per annunciare le prospettive di questo territorio. «Anche la Gallura - attacca Tecleme - ha una sua omogeneità e il nostro compito è appunto quello di programmare e riorganizzare servizi per aree omogenee».

Non parla mai, però, di tagli o di soppressioni. «Perché nessun ospedale in Gallura è a rischio: verrà solo ottimizzato l’utilizzo delle risorse nel modo più efficiente possibile. Per quanto mi riguarda sarà fondamentale il confronto con il territorio, perché non si deve dimenticare che il processo di riforma del sistema sanitario è ancora in corso . Ancora tutto da definire anche il discorso delle Asl: tutti sanno, e non è un mistero, che le intenzioni della giunta regionale sono quelle di ridurre le Asl. Quindi, bisogna attendere». Anche se la volontà della Gallura, espressa da istituzioni, sindacati e associazioni (e probabilmente condivisa dallo stesso Tecleme, anche se lui non lo dice) è quella di fare tutto il possibile per salvare la Asl di Olbia.

Ma se il neo commissario sottolinea l’esigenza di incontrare sindaci e associazioni dei vari portatori di interesse (in primis quelle che riuniscono i pazienti) per operare in sinergia nel miglioramento dell’offerta sanitaria pubblica, nello stesso tempo parla di incontri imminenti (già a partire dal mese di gennaio 2015) con i referenti dell’ex San Raffaele. «Per il nostro territorio - spiega Tecleme - il Mater Olbia rappresenta una grande opportunità culturale, sanitaria ed economica. Ebbene, la Asl (che insieme con Regione, Stato, Comune, Vaticano e Università, è sempre stata parte attiva di questa partita), è aperta a ogni possibile richiesta. L’ospedale d’eccellenza privato garantirà reparti di alta specialità e porterà a un riequilibrio del numero dei posti letto nel territorio. Ma l’apertura dei tavoli di collegamento tra Mater Olbia e Giovanni Paolo II sono fondamentali perché dovranno essere incentrati sui percorsi assistenziali da garantire, per evitare doppioni e dar vita a un "insieme" di servizi sanitari».

Nel lungo elenco di obiettivi da raggiungere, Tecleme parla pure di appropriatezza prescrittiva. «Alt agli esami che non servono o a un numero eccessivo di stessi controlli nell’arco di un anno».

Altra priorità: «Valorizzare il patrimonio umano dell’azienda - dice Tecleme -: e questo vuol dire mettere tutti nelle condizioni di operare correttamente».

Valorizzare, dunque, ma anche ottimizzare. Concetto quest’ultimo che il neo commissario sottolinea anche quando parla di processi di comunicazione interna o di demateralizzazione dei documenti sanitari per andare a semplificare e a digitalizzare i servizi elementari (prescrizioni e certificati di malattia digitali, sistemi di prenotazione online sono degli esempi).

Il commissario straordinario della Asl 2 Paolo Tecleme, si è insediato ieri nel suo ufficio di via Bazzoni Sircana. Un ufficio luminosissimo che, su due lati, ha ampie vetrate. E questo, per lui, è lo spunto per annunciare «una trasparenza assoluta di tutti i processi amministrativi».

Infine un cenno alla squadra che dovrà affiancarlo nei prossimi mesi. «Non c’è fretta di cambiare - chiude Tecleme -. Con me lavoreranno gli attuali direttori amministrativo e sanitario. Più avanti si vedrà».

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