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Olbia, sì alla tassa di soggiorno ma da gennaio

Olbia, sì alla tassa di soggiorno ma da gennaio

Oggi il consiglio comunale potrebbe ratificare l'ipotesi che media le posizioni dell'aula

08 luglio 2015
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OLBIA. Sì alla tassa di soggiorno, ma con decorrenza dal 1 gennaio. Potrebbe essere questa la soluzione che permetterà alla maggioranza di ricompattarsi nel Consiglio comunale di questo pomeriggio. Un compromesso che consentirebbe di fare rientrare nei ranghi i tanti consiglieri che nell’ultima settimana avevano preso le distanze dal provvedimento pensato dall’assessore Ninni Chessa per evitare di applicare la Tasi ai cittadini olbiesi, ovvero Gianni Ricciu, Giulio Careddu, ma anche Gian Piero Scanu, che in una conferenza stampa di due giorni fa aveva manifestato la sua contrarietà al provvedimento.

Da tre giorni la maggioranza è al lavoro per trovare una soluzione che riesca a non scontentare nessuno. Un tentativo in cui sono stati coinvolti gli albergatori, saliti subito sulle barricate per combattere la tassa sulle vacanze, che, in base a i progetti iniziali, sarebbe dovuta partire il 10 luglio. Ieri il presidente di Federalberghi, Paolo Manca, e i rappresentanti della associazione degli albergatori, Fabio Fiori e Ramona Cherchi, hanno preso parte alla riunione della commissione per i regolamenti, convocata proprio per trovare in extremis un’alternativa all’imposta. O almeno - questa sembra la strada meno difficile da percorrere - per posticiparla all’inizio del 2016. La sentenza sull’imposta di soggiorno verrà emessa oggi alle 17 nell’aula di Poltu Quadu. (al.pi.)

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