Tonno rosso sequestrato in un ristorante a Porto Cervo
Catturato da due pescatori sportivi, non si sarebbe potuto vendere
PORTO CERVO. Le capitanerie di porto di Olbia e della Maddalena hanno sequestrato il 23 luglio un esemplare di tonno rosso, di 80 chili, catturato da due pescatori sportivi e venduto a un ristorante di Porto Cervo, che avrebbe potuto ricavarne 6 mila euro. La commercializzazione del tonno rosso, informa una nota della direzione marittima di Olbia, non è infatti possibile in quanto proveniente da pesca sportiva.
Nella mattina i militari della capitaneria di porto della Maddalena hanno monitorato gli spostamenti di due pescatori che poco prima avevano catturato il tonno rosso, sottoposto a particolare tutela e la cui pesca è regolata dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico. I due pescatori hanno trasportato e successivamente venduto il pescato a un noto ristorante di Porto Cervo (di cui non è stato diffuso il nome). La capitaneria di porto, insieme a quella di Olbia e alla Asl, è subito entrata in azione e ha posto sotto sequestro l’esemplare di tonno rosso. Che era già stato preparato in tranci per essere proposto per la vendita.
Durante il controllo sono stati inoltre trovati all’interno dei frigoriferi del locale 55 chili di pesce privo della prevista documentazione di tracciabilità, per i quali è scattato il provvedimento di divieto di immissione sul mercato. Il proprietario del ristorante è stato sanzionato con una sanzione amministrativa di 3.500 euro, mentre per i pescatori sportivi, colpevoli di aver venduto al ristorante l’esemplare di tonno rosso, è scattata una sanzione amministrativa di 2 mila euro.