La Nuova Sardegna

Olbia

Sequestri e demolizioni, il cantiere vola

di Marco Bittau
Sequestri e demolizioni, il cantiere vola

Convalidato il provvedimento sul terreno di Tanca Lissia dove stanno sorgendo i parcheggi. Indagato il fattore Deiana

26 agosto 2015
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OLBIA. Ferragosto porta bene al Mater Olbia: brusca accelerata nei lavori per il completamento del nuovo ospedale ex San Raffaele e pugno di ferro contro tutte le persone che nelle ultime settimane hanno accampato pretese sui terreni del compendio ospedaliero. In particolare, il gip del tribunale di Tempio, Vincenzo Cristiano, ha convalidato il sequestro preventivo da parte del Comune dell’area di Tanca Lissia dove sorgeranno i parcheggi del Mater Olbia. Guai grossi in arrivo per Alfio Deiana che perima di Ferragosto aveva chiuso l’accesso alla strada opponendo resistenza alla polizia locale: la Procura di Tempio l’ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza privata ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Oggetto del contendere sono tre ettari di terreno di fronte al Mater Olbia, al centro di una disputa giudiziaria tra il Comune e Alfio Deiana, che ne rivendica la proprietà, acquisita, a suo dire, per usucapione. La cui prima udienza di questa causa è fissata per il prossimo. Nel frattempo il Comune prima ha emesso ed eseguito un’ordinanza di rilascio del terreno già acquisito e destinato ospitare i parcheggi dell’ospedale. Quando, prima di Ferragosto, gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianni Serra, si sono presentati a Tanca Lissia, Deiana ha opposto resistenza, ma è stato sfrattato manu militari insieme a due placidi asinelli esibiti dallo stesso Deiana come prova del possesso del terreno. In quell’occasione la polizia locale aveva forzato una catena che chiudeva il cancello d’ingresso e aveva anche provveduto al sequestro preventivo del terreno e alla trasmissione degli atti al sostituto procuratore di Tempio, Angelo Beccu. Ritirata con perdite per Alfio Deiana e anche per i due somarelli, caricati su un furgone e affidati al centro equestre Olbia Horses. Contro l’ordinanza Deiana ha presentato ricorso urgente e il tribunale si pronuncerà il prossimo mese di settembre. Nel frattempo l’altro ieri il gip di Tempio ha convalidato il sequestro e aperto un fascicolo d’inchiesta nei confronti di Deiana.

A una svolta anche l’altro caso giudiziario legato ai terreni del compendio ex San Raffaele. In questo caso il Comune sta piegando la resistenza di Luigi Mulas, il fattore di di fiducia si Don Luigi Verzè, che (anche lui) ha avanzato diritti e pretese sul un terreno parte del compendio ex San Raffaele e oggi Mater Olbia. Su quel terreno Mulas nel corso degli anni avrebbe realizzato abusivamente delle opere edilizie trasformando la stalla e il ricovero attrezzi in una vera e propria abitazione. Già firmata e pronta per l’esecuzione l’ordinanza del Comune per la demolizione immediata di tutte le opere abusive e per il ripristino dello stato dei luoghi. In pratica, per il Comune non c’è tempo da perdere, su quel terreno saranno realizzate diverse strutture di supporto al nuovo ospedale. Pugno di ferro, insomma: tra sequestri e domolizioni il progetto Mater Olbia va avanti anche a colpi di ordinanze. Il mese di dicembre, annunciato e confermato dalla Qatar foundation endowment per l’apertura del primo reparto (pediatria), si avvicina e potrebbe non esserci più tempo per i cavilli giudiziari e le carte bollate.

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