Allarme inquinamento a Punzutu
Porto Istana, protestano i turisti in vacanza che hanno anche fatto analizzare un campione d’acqua
27 agosto 2015
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OLBIA. Viene vista con sospetto. Tanto che qualcuno si è addirittura rivolto a un laboratorio di analisi, che a sua volta ha riscontrato la presenza di alte percentuali di colifecali nell’acqua. Sulla riva della spiaggia di Punzutu, a pochi passi da Porto Istana, c’è infatti una pozzanghera che sta preoccupando i bagnanti. Tra questi Alfredo de Flaviis, proprietario di una casa poco distante, che passa gran parte dell’anno in Sardegna. Lui ha pure scritto ai carabinieri del Noe. Il suo timore è che quella pozzanghera sia in realtà una fogna a cielo aperto, magari la bocca di uno scarico abusivo di qualche abitazione della zona. Ma il problema maggiore è che spesso le acque della pozza entrano in contatto con quelle del mare.
«Su questa spiaggia, nella parte destra vicinissima alla riva, si è formata da qualche anno una pozzanghera che, pur in assenza di piogge, è cresciuta in modo esponenziale. Ormai sembra uno stagno – dice De Flaviis -. Ciò ha destato preoccupazione. Anche perché il mare risucchia continuamente l’acqua stagnante quando c’è alta marea». I frequentatori della zona non sono rimasti con le mani in mano. Troppi cattivi odori, troppo scuro il colore della pozza. «Un ingegnere che frequenta la spiaggia ha fatto fare delle analisi dell’acqua a un qualificato laboratorio – continua -. Il risultato dimostra che il mare di questa spiaggia è a rischio». Poi le supposizioni. «Poiché qui non esistono fognature comunali, ma è tutto affidato alla discrezionalità degli abitanti e dei proprietari delle ville, la situazione a questo proposito non è affatto chiara. Il tutto va verificato, perché è chiaro che l’acqua che arriva sulla spiaggia proviene da una fognatura privata». Insomma, il timore dei bagnanti e di chi frequenta la spiaggia è che qualche abitazione stia scaricando la propria fogna in spiaggia. A dare forza alla preoccupazione sono inoltre gli esiti delle analisi realizzate da un laboratorio di Olbia, che ha registrato la non conformità dei parametri dell’acqua della pozza rispetto ai limiti imposti dalla legge. (d.b.)
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