La Nuova Sardegna

Olbia

Febbre del Nilo, torna la paura: abbattute due cornacchie infette

di Serena Lullia
Febbre del Nilo, torna la paura: abbattute due cornacchie infette

I volatili sono stati uccisi nella zona di Vena Fiorita. Nel 2011 un pensionato di 70 anni finì in coma Una ordinanza indica le regole per frenare l’infestazione delle zanzare e il propagarsi del virus

17 settembre 2015
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OLBIA. In città scatta il piano contro la febbre del Nilo. Due cornacchie grigie sono state abbattute nella zona di Vena Fiorita nell'ambito del piano regionale per la sorveglianza della “West Nile disease” per sospetta infezione. Con una ordinanza, il sindaco Gianni Giovannelli, detta ai cittadini le prescrizioni su come frenare l'infestazione degli insetti vettori (la zanzara culex) e il propagarsi del virus.

I divieti. Vietato abbandonare oggetti e contenitori in cui possa raccogliersi l'acqua piovana, compresi copertoni, bottiglie, sottovasi; è fatto obbligo di svuotare una volta alla settimana tutti quei contenitori di uso comune come i sottovasi, compresi i piccoli abbeveratoi per animali domestici e annaffiatoi; coprire vasche di cemento, piscine e bidoni per l'irrigazione degli orti con reti di plastica o zanzariere; pulire e trattare le caditoie per la raccolta dell'acqua piovana presenti in giardino o nei cortili; svuotare i vasi portafiori al cimitero almeno una volta alla settimana avendo cura di gettare l'acqua sul terreno.

Le aziende agricole e zootecniche o chiunque allevi aniamli o li accudisca devono curare lo stato di efficienza degli impianti e dei depositi di acqua compresi quelli sparsi in campagna. I consorzi e gli enti che gestiscono comprensori e i proprietari degli edifici destinati ad abitazione devono curare il perfetto stato di efficienza degli impianti idrici.

Disinfestazione onerosa. Qualora, nel periodo di massimo rischio per l'infestazione del virus (maggio-ottobre) si verifichi la presenza diffusa di zanzare, vettori del virus, i proprietari dei terreni dovranno provvedere a loro spese alla disinfestazione attraverso ditte specializzate.

Soggetti a rischio. Il virus colpisce sia gli animali, in particolare i cavalli, sia gli esseri umani. Il periodo di incubazione della malattia per l'uomo, ovvero il periodo compreso tra l'infezione e lo sviluppo dei primi segni e sintomi, è compreso tra 2 e 15 giorni. Secondo uno studio scientifico un paziente su quattro (il 26%) con infezione da West Nile virus è destinato a divenire sintomatico. Il sintomo iniziale dell'infezione da virus del Nilo occidentale è una febbre moderata, che in genere dura da tre a sei giorni. Alla alta temperatura si associa spesso un senso di malessere generalizzato, anoressia, nausea, cefalea. Si tratta di una tipica sintomatologia simile all’influenza.

Un ritorno non gradito. La febbre del Nilo non è una novità per la Gallura. Nell’ottobre del 2011 un pensionato lombardo aveva contratto il virus a Olbia. L’uomo, di 70 anni, si era ripreso dopo una fase di coma farmacologico e quella successiva di coma vigile. Diversi i casi in tutta la Sardegna, con quattro vittime.

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