Onde Sonore, si chiude un’edizione da incorniciare
BORTIGIADAS. Si è conclusa tra le note del secondo movimento del Concierto de Aranjuez la XIII edizione di OndeSonore, il festival internazionale della chitarra che si tiene annualmente a...
BORTIGIADAS. Si è conclusa tra le note del secondo movimento del Concierto de Aranjuez la XIII edizione di OndeSonore, il festival internazionale della chitarra che si tiene annualmente a Bortigiadas tra agosto e settembre. Ad avere eseguito il brano è stato il duo di chitarra e pianoforte dei fratelli Francisco e Josè Manuel Cuenca Morales, due dei grandi ospiti di riguardo della rassegna. Nel programma dell’edizione 2015 del festival bortigiadese figuravano infatti altri pezzi da novanta come i Mediterranea Quartet diretti da Andrea Candeli, Antonio Fruscella, autentico virtuoso della sei corde, il chitarrista Diego Campagna e il flautista Roberto Orengo che hanno proposto un repertorio calcato sulla perfetta interazione dei due strumenti e i fratelli Cuenca, che con il concerto di chiusura hanno prolungato la rassegna con una serie di acclamatissimi bis.
Organizzato dall'associazione culturale “Ellipsis”, OndeSonore è ormai parte dell'estate culturale gallurese, diventando negli anni un appuntamento atteso dagli estimatori della chitarra e della musica di qualità. La cura con cui annualmente il direttore del festival Alessandro Deiana seleziona gli artisti destinati a illuminare le sere bortigiadesi e la volontà dell'amministrazione comunale hanno favorito, di anno in anno, la maturazione di un pubblico numeroso e pronto a lasciarsi trasportare nei viaggi suggeriti dalle note della chitarra. Un successo di cui va giustamente fiero Alessandro Deiana.
«Il festival di quest'anno - dichiara il direttore artistico - si è svolto davvero secondo le mie aspettative: concerti di grande livello e pubblico numeroso. Stiamo iniziando a raccogliere i frutti di anni di lavoro. Proprio la consapevolezza di avere un pubblico attento ed esigente ci spinge sempre più a ricercare artisti di alto livello che siano in grado di regalare momenti di grande magia».
Un elemento di successo è anche il luogo che ospita i concerti e Deiana lo sa.
«La musica classica è già abbastanza in crisi per ostinarsi a stare su un palco in frac. Va recuperato il rapporto col pubblico. Per questa ragione Bortigiadas rappresenta il luogo ideale: gli spazi sono naturalmente organizzati per favorire la vicinanza e i luoghi che scegliamo per i concerti lo sono in maniera particolare. Piccoli posti per stare vicini. Artisti e pubblico sullo stesso livello, nello stesso spazio, col solo intento di offrire e ricevere bellezza».
L’edizione 2015 sarà ricordata anche per la collaborazione con Isole che parlano, altro fiore all’occhiello della calda estate musicale gallurese. (g.pu.)