La Nuova Sardegna

Olbia

Fanelli: «Il Signora Chiara merita di più»

Da anni si attende il manto sintetico: l’ex presidente del Calangianus polemizza sui ritardi

02 ottobre 2015
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CALANGIANUS. Sono anni che si attende che un manto erboso sintetico di ultima generazione sostituisca l’ormai mal ridotto tappeto erboso del Signora Chiara. Si intuisce che non è un progetto a breve soluzione anche se il progetto redatto dall’ ingegner Pasella è stato approvato dalla giunta il 30 luglio scorso ed è stato quindi già inviato all’ufficio tecnico della Lega calcio.

Nei mesi scorsi si davano delle date per l’inizio dei lavori e si discuteva sanche ulle modalità da seguire per poter accedere al mutuo. Tutto saltato, invece. Si dovrà aspettare ancora e non ci sono certezze all’orizzonte.

Chi è sdegnato per questi tempi lunghi è l’ex presidente del Calangianus, Flavio Fanelli, che al calcio giallorosso ha dato tanto così da meritare la cittadinanza onoraria per meriti sportivi.

Ogni anno dà il suo importante contributo finanziario.Abita a Quartu ma se Calangianus calcio chiama, lui risponde sempre soprattutto se c’è da decidere qualcosa di importante. Quando ha letto sulla Nuova che ancora si dovrà aspettare per avere il sintetico è sbottato

« E’ inconcepible che si vada così per le lunghe - dice Fanelli -: ,Calangianus per la sua storia e per l’importanza che ha il calcio nella vita sociale del paese, e per quello che ha dato, ha il diritto di avere un impianto idoneo come ormai hanno società che magari si sono affacciate al calcio solamenteda pochi anni. Da noi invece solo e semprelungaggini. Nel sud Sardegna - continua Fanelli, per anni anche sponsor e dirigente delle rappresentative regionali di calcio - è un fiorire di campi sintetici per le scuole calcio , in modo che possanoì curano al meglio il loro vivaio. Noi invece con le strutture che abbiamo, costringiamo i nostri ragazzi a preferire altre società, con il Signora Chiara disponibile solo per la prima squadra mentre l’altro, per il calcio minore, è poco fruibile dal mese di ottobre per la collocazione in collina . La conseguenza è che la società deve rivolgersi per la prima squadra ai giovani di Olbia e Sassari. Una volta, quando i ragazzi potevano accedere al Signora Chiara per dare due calci al pallone, avevamo anche nove giocatori locali in campo la domenica. Lo capiamo - conclude Fanelli- - che con un fondo sintetico ridiamo nuove gambe al nostro calcio? La verità è che gli anni continuano a trascorrere e che il terreno di gioco peggiora sempre più. La Calangianus calcistica non ci fa una bella figura con le squadre che ospita. Gli eredi di una lunga tradizione giocano su un campaccio. Non lo meritano». (p.z.)

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