La Nuova Sardegna

Olbia

La Fp Cgil ai sindaci: sui servizi pubblici occorre mobilitarsi

La Fp Cgil ai sindaci: sui servizi pubblici occorre mobilitarsi

Lettera aperta del segretario territoriale Luisella Maccioni «Le riforme stanno restringendo gli spazi di stato sociale»

11 ottobre 2015
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OLBIA. La segretaria territoriale della Funzione pubblica Cgil, Luisella Maccioni, scrive una lettera aperta ai sindaci della Gallura, sostenendo la necessità di un grande confronto e di una grande mobilitazione sul sistema dei servizi pubblici in Gallura: «È del tutto evidente che le riforme che oggi stanno percorrendo la Sardegna contengono alcuni elementi di restringimento degli spazi di stato sociale e di democrazia e che quindi gli enti come i Comuni o le Asl, le Agenzie come l'Inps o l'Inail, che rappresentano da sempre i primi referenti per i cittadini, non possono più essere abbandonati o stravolti». E ritiene che «non è possibile che buona parte del mondo politico gallurese sia silente di fronte all'ennesimo depauperamento degli uffici pubblici in Gallura».

«La Gallura è al centro di una complessa riorganizzazione della pubblica amministrazione in Sardegna – afferma la sindacalista –: la chiusura della Provincia Olbia-Tempio, la riorganizzazione della geografia giudiziaria, l'idea della cancellazione della Azienda sanitaria gallurese, il depotenziamento di buona parte degli uffici statali e altre iniziative nazionali e regionali stanno riducendo la presenza dello Stato e quindi delle coperture sociali che quegli uffici garantivano, demandando ai vari Comuni la gestione dello stato sociale e quindi addossando ancor di più sugli enti locali responsabilità e compiti spesso impropri».

Per la Maccioni, «in questo turbinio di tagli e di riorganizzazioni ci si trova, tra l'altro, ad assistere non solo al collasso dello stato sociale ma anche al calo di occupazione che la chiusura o la rimodulazione dei servizi comporta, e contestualmente a una riduzione delle coperture sociali che venivano offerte, in quanto è banale affermare che un servizio funziona se vi è qualcuno che lo fa funzionare. Ed è per questo che la Fp Cgil sostiene da tempo che debba partire proprio dalla Gallura una iniziativa che ribalti il concetto dello smembramento dei servizi pubblici e della conseguente mobilità del personale, partendo da un ente simbolo che fino a oggi, nonostante innumerevoli difficoltà, ha garantito quel minime di coperture sociali che hanno permesso al nostro territorio di resistere nonostante la crisi: l'Inps, che riveste un alto valore di garanzia per la popolazione gallurese, ma che l'insipienza di scelte politico organizzative nazionali sta spegnendo».

La Fp Cgil parla di «sfida del cambiamento e l’apertura di una stagione di discussione sul funzionamento del sistema di coperture sociali e dei servizi che sono necessari a questo territorio». (apal)

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