La Nuova Sardegna

Olbia

I cimeli di Matteo Sanna al museo storico dell’Arma

di Tonio Biosa
I cimeli di Matteo Sanna al museo storico dell’Arma

Aggius, la famiglia del maresciallo dei carabinieri li dona alla struttura di Roma Nelle foto e nei documenti un interessante spaccato dell’epoca coloniale

15 ottobre 2015
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AGGIUS. Dall'antica abitazione di via Marconi, in pieno centro di Aggius, al Museo storico dell'Arma dei carabinieri a Roma. È il percorso definitivo dei cimeli raccolti nell'arco della lunga e gloriosa carriera del maresciallo di Aggius, Matteo Sanna: sono stati donati dalla figlia Vittoria Lùcia, nel corso di una cerimonia avvenuta nel luglio scorso: insieme alla sorella Felicita è stata ricevuta dal direttore del museo generale Alfonso Di Palma, grazie alla preziosa collaborazione di Ascanio Guerriero, storico dell'Arma ed ufficiale di complemento in congedo, nonchè dei comandanti della compagnia di Tempio, Giovanni Bertolacci, e del comando di Sassari.

Vittoria Lùcia è autrice fra l'altro del libro biografico dal titolo “Fuori dalla Patria per servire la Patria. Un eroico carabiniere sardo dentro la storia d'Italia” pubblicato nel 2009 per i tipi dell'Editrice Taphros di Olbia e che tratta proprio della figura del padre.

La donazione viene giudicata di rilevante importanza: si tratta infatti di una raccolta di cimeli, fotografie e documenti vari, ricca sia per l’eterogeneità dei materiali che per i riferimenti a zone geografiche di spiccato interesse storico. Tra i molti oggetti donati spiccano un “fez” turco e un berretto da maresciallo capo dei carabinieri reali del 1933. Di considerevole rilievo inoltre è la documentazione cartacea e quindi il memoriale autografo del maresciallo Sanna. Ma anche quattro album fotografici di enorme interesse storico, antropologico e geografico. Interessanti le documentazioni sulle uniformi, in particolare per quanto riguarda gli “Zaptiè” (era il nome con cui venivano indicati i carabinieri reclutati tra le popolazioni di Libia, Eritrea e Somalia tra il 1888 e il 1942).

La donazione comprende inoltre l'album fotografico, in originale, della visita del principe ereditario Umberto di Savoia a Mogadiscio nel 1928. Tra i libri figurano il “Manuale tecnico-pratico illustrato del carabiniere”, del 1917, e il “Manuale di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza” del 1922. E c’è una collezione di monete metalliche e cartacee provenienti da tutti pesi esteri nei quali il maresciallo Sanna, nel corso della sua carriera, ha prestato servizio, nonchè spille da giacca ed altre memoriabilia degli anni Venti e Trenta.

I cimeli e i documenti donati al museo, ricevuti dal direttore pro tempore, il colonnello Francesco Gosciu, sono ora a disposizione degli studiosi e degli appassionati. «L'auspicio – fa sapere l’Arma in una nota – è che l'esempio della famiglia Sanna di Aggius possa esser seguito da quanti detengono materiali di questo genere, per salvaguardare e valorizzare la nostra memoria storica».

Ziu Matteu Sanna (“Babbai Matteu” per i familiari) era figura importante nel recente passato di Aggius. Rientrato in paese dopo una lunga carriera da carabiniere in Italia e all'estero soprattutto negli anni difficili e controversi del colonialismo, fu anche il primo presidente della Pro loco, che inviò gruppi locali in costume a una delle prime edizioni della Cavalcata Sarda, a Sassari.

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