Elezioni comunali, c’è anche L’altra Olbia
Domani in piazza Mercato la presentazione del gruppo di lavoro, il coordinatore è Antonio Sotgia
OLBIA. Domani, alle 11.30, nella sede in piazza Mercato, l'associazione L’altra Olbia annuncerà ufficialmente la sua discesa in campo in vista delle prossime elezioni comunali. L’occasione sarà un incontro pubblico per illustrare l'iniziativa politica e per presentare il gruppo di lavoro coordinato da Antonio Sotgia e aperto a tutti i cittadini, alle associazioni , ai movimenti, ai comitati di quartiere «affinchè si possa realizzare un tavolo di lavoro aperto a tutti, che possa crescere e prendere forza con il contributo di tutti coloro che parteciperanno, per poi rappresentare L'altra Olbia nella prossima tornata elettorale».
L'associazione culturale L'altra Olbia è stata costituita circa un anno fa. Inizialmente il gruppo di associati e sostenitori ha operato solo sui social network, raccogliendo oltre 2.500, tanto da indurre i fondatori a creare una sede in cui ci si potesse ritrovare fisicamente per confrontarsi e discutere. La sede è stata inaugurata lo scorso mese di aprile in piazza Mercato, un simbolo per Olbia e per ogni città, dove il mercato è inteso come luogo di ritrovo, dove ci si incontra non solo per motivi legati allo scambio delle merci ed economici, ma da dove scaturiscono confronti, dibattiti, lamentele fatte dal popolo, dalla gente comune. Da questi presupposti è nata L'altra Olbia che da allora a oggi, ha organizzato diversi eventi, mostre, incontri e dibattiti sulle idee e sui problemi dei cittadini e della città. Tra le diverse iniziative la raccolta di firme (oltre 500) affinché i cittadini alluvionati non pagassero la Tari, oppure il dibattito sul "Piano Mancini" per la prevenzione del rischio alluvione. Ancora il confronto sulla raccolta differenziata dei rifiuti e sulle sue criticità. E poi la raccolta di fondi per le famiglie alluvionate. «Questi temi – riferisce il gruppo di lavoro – sono stati portati all’attenzione delle istituzioni comunali, senza però ottenere alcuna risposta, tanto da far nascere nei membri dell'associazione, il desiderio di impegnarsi in prima persona per il bene dei cittadini e per poter cambiare il modo di amministrare la città».